Regia di Jake Schreier vedi scheda film
Un film salvabile, ma nulla di più...
THUNDERBOLTS*
E siamo arrivati al 36esimo film sui supereroi Marvel. Stavolta però verranno trattati dei cosiddetti antieroi già apparsi in film stand alone e serie precedenti ossia Yelena Belova (la nuova Vedova Nera), Red Guardian, Bucky Burns (il Soldato d’Inverno), U.S. Agent, Ghost e Taskmaster. Un po’ com’era stato coi due Suicide Squad della DC. L’unica differenza è che sta’ nel mezzo, non è orribile come il film di David Hayer, ma neanche vale quanto quello di James Gunn.
Thunderbolts* (2025): Florence Pugh, David Harbour, Sebastian Stan, Hannah John-Kamen, Wyatt Russell
Yelena Belova, dopo gli eventi di Black Widow e Hawkeye, tra depressione e lavori top secret da mercenaria per il capo della CIA Valentina Allegra de Fontaine, decide di ritirarsi dopo l’ultimo ingaggio. Nel frattempo Valentina è sospettata dal Congresso e da Bucky Burns di illeciti ed esperimenti non autorizzati e quindi attuerà il piano di distruggere le prove tra documenti, attrezzature e persone coinvolte. Yelena si reca in una base militare nel deserto per eliminare il bersaglio, ma si ritroverà con altri mercenari a combattersi a vicenda dentro un bunker. Una volta scoperto uno strano individuo di nome Bob e che erano tutti venuti per lo stesso motivo di Yelena e quindi caduti in un complotto contro Valentina, decideranno di unire le forze e di smascherarla. Ad aiutarli ci saranno Red Guardian e il Soldato d’Inverno. In seguito verrà fuori che Bob è in realtà uno dei tanti esperimenti per creare nuovi supersoldati e dunque dei nuovi Avengers da controllare. Peccato solo che non sarà tanto facile da controllare Sentry e il suo alterego Void.
Thunderbolts* (2025): Julia Louis-Dreyfus, Florence Pugh
Allora, parlando di pregi, sicuramente valgono la regia con delle scene di combattimento ben fatte, poche, ma ben fatte, due delle quali con piani sequenza abbastanza notevoli. Si aggiungono alla lista anche delle parti oniriche nel vuoto oscuro di Void tutto sommato ben girate. Il personaggio di Yelena, interpretato bene da Florence Pugh, regge tutto il film ed è il meglio caratterizzato, Red Guardian è una spalla comica, un supporto emotivo e d’azione e David Harbour riesce a fare il suo nell’impersonarlo. Il personaggio di Bob/Sentry/Void è interessante quanto potente e la tematica della loro depressione viene affrontata abbastanza decorosamente. Il suo riesce a farlo con l’intrattenimento, alchimia della squadra e alcuni siparietti comici anche carini.
Thunderbolts* (2025): Lewis Pullman
Peccato per i difetti: al solito vengono buttati dei personaggi che per capirli bisogna aver visto film e serie precedenti, al solito dicono che non ci sono più gli Avengers quando non è vero e il contesto da questo punto di vista non è tanto credibile, i restanti membri dei Thunderbolts hanno poco spessore, le interazioni tra di loro non hanno abbastanza minutaggio e maniera per amalgamare bene, tranne appunto il trio Yelena/ Red Guardian/Bob, Valentine agisce quasi sempre nell’immediato e sotto evenienza, alcune situazioni sembrano troppo casuali e buttate lì, altre non hanno proprio senso ed altre ancora sono allungate inutilmente. Gli ultimi venti minuti sono precipitosi con un abbraccio tra antieroi tanto emotivo quanto retorico. Le post credits sono una divertente mentre l’altra era abbastanza scontata. Ultimo, ma non meno importante, il marketing con i tanti trailer visti fanno intendere quasi tutto il film.
Thunderbolts* (2025): Sebastian Stan, Hannah John-Kamen, Florence Pugh, Wyatt Russell, David Harbour
Comunque ad una prima visione può anche divertire e sicuramente non è tra i peggiori film della fase 5, ma si vede che si poteva fare molto, ma molto di più con un soggetto per nulla banale. Bastava un minimo di cattiveria in più alla The Suicide Squad, più tempo da dedicare ai personaggi, più interazioni, meno forzature e trailer e il tutto sarebbe stato decente. Così è solo un filmetto nel mezzo.
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