Regia di Julius Onah vedi scheda film
CM al Cinema (15)
Il film è diretto da Julius Onah, mentre la sceneggiatura porta la firma di Malcolm Spellman e Dalan Musson. Nomi che non rivelano molto sul grande schermo, e, francamente, questa mancanza di impatto si riflette pienamente nel film.
Nel 2025, Sam Wilson (interpretato da Anthony Mackie), dopo aver ricevuto lo scudo da Steve Rogers nel "mapazzone" Avengers: Endgame, affronta la sua nuova identità di Capitan America. Affiancato dal presidente Thaddeus Ross (Harrison Ford), Wilson deve navigare tra complotti internazionali e incertezze politiche. La sua storia è un mix di dramma e azione, ma è difficile non percepire una sensazione di deja-vu.
La produzione del film ha avuto dei problemi evidenti, e sono talmente palpabili che sembrano essere il filo conduttore di tutta la pellicola. Dai cambi di tono tra scene d'azione e momenti più drammatici, ai continui buchi di trama che rendono difficile anche seguire la narrazione. È quasi come se fosse un film che è stato montato insieme alla meno peggio, con un chiaro tentativo di rimediare a situazioni che, a causa di problemi interni, sono finiti per rimanere irrisolti. È uno di quei casi in cui si sente che il budget non è stato ben speso, eppure il risultato è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un film Marvel dei giorni nostri: deludente.
Captain America: Brave New World (2025): Anthony Mackie
E' praticamente impossibile seguire il film senza aver visto l'intera saga del Marvel Cinematic Universe, Non sarebbe un problema, se non fosse che ci sono numerosi riferimenti anche a serie TV che non vengono minimamente spiegati, e chi non li ha visti si sente perso. Se il film fosse stato solo un prodotto cinematografico, questo tipo di approccio sarebbe stato accettabile, ma così è veramente imbarazzante.
Se c'è un problema più grande del film, è che Anthony Mackie, pur essendo un attore capace, non ha quel carisma che ha reso Steve Rogers (Chris Evans) così amato nel ruolo di Capitan America. Sam Wilson è un personaggio interessante, ma la sua transizione a Capitano America risulta poco credibile. In un film dove il carisma è fondamentale, sembra che il protagonista manchi completamente dell'intensità necessaria per portare il peso di un ruolo così iconico.
Ford , invece, ha ammesso senza mezzi termini che ha accettato il ruolo esclusivamente per l’importante cachet che gli è stato offerto, e non possiamo che apprezzare la sua sincerità. Nonostante la sua esperienza, la performance non riesce a dare alcuna profondità al personaggio. Non si tratta di un problema di recitazione, ma più di un’assenza di spunti narrativi che gli consentano di brillare.
Captain America: Brave New World è il perfetto esempio di come Marvel stia cadendo nella trappola di produrre film sempre più deludenti negli ultimi 10 anni. Le trame diventano sempre più confuse, il carisma dei protagonisti si affievolisce e il pubblico sembra ormai una comparsa in un progetto che, francamente, non riesce più a emozionare. Come tanti altri film Marvel recenti, anche questo risulta essere brutto, poco coerente e, soprattutto, assolutamente dimenticabile.
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