Regia di Lynne Davison vedi scheda film
Titolo forse non proprio idoneo per la distribuzione a un pubblico italiano (quello più attempato), per il quale Mandrake è sinonimo di prestigiatore o di storici fumetti degli anni trenta del secolo scorso (si parla già di secolo scorso, ahimè). Niente di tutto questo. Siamo alle prese con un folk horror alla The Witch (2015) imparentato con il thriller di estrazione criminologica. OriginalI le ambientazioni (in Irlanda del Nord) e il tentativo di confezionare una storia d'impronta naturalistica che cerca di pescare dal paganesimo celtico e dall mito della mandragora (non ben approfondita questa seconda parte). La pellicola parte bene, beneficiando di un'atmosfera mystery assai ben fotografata e calata in scenografie cupe e nebbiose, per poi perdersi a livello di scrittura. Il sopraggiungere della componente soprannaturale non è ben curato, provocando una confusione tematica che, alla fine, danneggia il risultato finale. Ci sono delle buone sequenze (il finale con la strega nuda oppure la scena in cui viene applicato il braccialetto elettronico, per esempio) tuttavia la sensazione è quella di un'occasione sprecata. Non disprezzabile, a ogni modo.
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