Regia di Adrian Grunberg vedi scheda film
Interessante per il tentativo di introdurre varianti al solito film con lo squalo killer. Si propone, un po' come per Tentacoli, lo spunto ecologista che qua si fonde col folklore locale. Lo squalo, addirittura un mastodonte, diviene l'incarnazione di un demone mandato da un dio azteco, dotato di poteri soprannaturali (provoca allucinazioni alle vittime1?) per punire gli uomini per il loro mancato rispetto della natura. L'abbozzo di trama è appena accennato e non osa (peccato) sul versante horror soprannaturale finendo per deludere gli appassionati dei due generi di riferimento.
Tutto ruota attorno a una piattaforma petrolifera, dove un delegato della società (reo di aver spalleggiato i progetti per accaparrarsi i soldi garantiti dall'estrazione del petrolio) scopre il totale mancato rispetto delle regole e un inquinamento ambientale di una certa portata. In acqua, intanto, imperversa uno squalo capace di far fuori in un boccone le piccole imbarcazioni (aria di Shark Attack III). Buone premesse, disattese sulla lunga distanza da un film che finisce per sposare i cliché dei film di squali. Interpretazioni passabili, più che sufficiente la regia..
Tra le scene da antologia si segnala un corpo depezzato, con tanto di braccia, dita e pupilla estirpata che galleggiano in acqua, col sub che ci passa attorno andando in crisi di panico (altro che la gamba di Spielberg). È un cinque in pagella, ma almeno evita di scadere nella boiata.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta