Regia di Michael Sarnoski vedi scheda film
Decisamente deludente questo recente film con Nicolas Cage, con una storia che fa acqua da tutte le parti e sembra solo cercare di riempire in qualche modo un'ora e mezza di noia assoluta
Ci si arrampica un pò troppo sugli specchi in questo film del 2021 con Nicolas Cage nella parte di uno chef che si è ritirato da 10 anni a vivere da eremita in una capanna nel bosco, con la sola compagnia di un maiale da tartufi. E proprio quando l'animale gli sarà rapito dovrà giocoforza tornare nel mondo reale e fare anche i conti con il suo passato. La storia procede tra alti (a dire il vero pochi) e bassi quasi in cerca di un riempitivo per un'ora e mezza sostanzialmente soporiferi, e se pure Cage ci mette del suo per essere meno monocorde del solito, tuttavia la storia sembra fare acqua da tutte le parti, salvandosi giusto nel mostrare come un uomo che apparentemente vive in una sorta di perenne rimozione del passato debba in qualche modo affrontarlo di petto davanti all'imprevedibile sorte avversa. Nè convince un finale dove anche il cattivo di turno sembra scogliersi, come un pezzo di ghiaccio lasciato al sole, davanti ad un piatto sopraffino cucinato dall'ex chef in vena di un amarcord della sua antica arte.
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