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Addio, signor Haffmann

Regia di Fred Cavayé vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Addio, signor Haffmann

di claudio1959
7 stelle

Film intenso e originale, “Addio, signor Haffmann” è un’indagine cruda sull’animo umano e su come il destino possa porci di fronte a scelte che mettono a dura prova la nostra umanità e capacità di superare ogni tipo di ostacolo.

locandina

Addio, signor Haffmann (2021): locandina

Daniel Auteuil, Gilles Lellouche

Addio, signor Haffmann (2021): Daniel Auteuil, Gilles Lellouche

Daniel Auteuil, Gilles Lellouche

Addio, signor Haffmann (2021): Daniel Auteuil, Gilles Lellouche

Gilles Lellouche, Sara Giraudeau

Addio, signor Haffmann (2021): Gilles Lellouche, Sara Giraudeau

Addio, signor Haffmann Francia 2021 la trama: Parigi, estate 1941. La persecuzione degli ebrei da parte del regime di Vichy si sta accelerando nella zona occupata. Joseph Haffmann, stimato gioielliere ebreo, convince la moglie e i tre figli a lasciare Parigi per la zona non occupata dopo aver notato che sul muro del suo negozio è stato affisso un manifesto, proveniente dalla Prefettura della Senna, che indica un censimento di tutti gli ebrei domiciliati nel Dipartimento della Senna prima del 20 agosto 1941. La recensione: Addio, signor Haffmann (Adieu Monsieur Haffmann è un film diretto da Fred Cavayé. Soggetto di Jean-Philippe Daguerre Sceneggiatura di Fred Cavayé, Jean-Philippe Daguerre, Sarah Kaminsky Distribuito in Italia da Eagle Pictures. Questo film è un adattamento dell'omonima opera teatrale di Jean-Philippe Daguerre. Un film drammatico girato quasi esclusivamente in interni, un film sulle avidità e sulla “insana” voglia di riscattarsi socialmente. Un film di stampo teatrale, con eccellenti prove dei tre protagonisti principali: Daniel Auteil/Joseph Haffmann il gioielliere ebreo, Gilles Lellouche/Francois Mercier l’impiegato e successivamente finto proprietario della gioielleria e la brava Sara Giraudeau/Blanche Mercier, moglie succube del marito Francois.una pellicola girata con acume e intelligenza, un’acuta disanima sull’animo umano e sulle prove che il destino richiede alle persone comuni, con la persecuzione antisemita sullo sfondo della storia raccontata. Una prova di buona coscienza e di inferno in terra, sull’importanza della libertà, la ricerca della felicità e il successo attraverso il denaro. Un film molto efficace, con tanti colpi di scena e situazioni che si intrecciano in modo casuale, tutto dipende dalle scelte fatte e dalle inevitabili conseguenze, perché la vita è così tutto casuale e aleatorio. Addio, signor Haffmann tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino al gran finale, che appare come una liberazione. Il film ci dà lo spunto per riflettere su quanto siano fragili i meccanismi che regolano il nostro quotidiano e su come tutto possa cambiare da un momento all’altro: il destino è legato alle nostre scelte ma ciascuno di noi ha la libera volontà di scegliere che strada seguire e di pagarne le conseguenze. Interpreti e personaggi Daniel Auteuil: Joseph Haffmann Gilles Lellouche: François Mercier Sara Giraudeau: Blanche Mercier Nikolai Kinski: comandante Jünger Mathilde Bisson: Suzanne, amica di Jünger Anne Coesens: Hannah Haffmann Nema Mercier: Dora Mercier Tiago Coelho: Maurice Haffmann Alessandro Lanciano: André Haffmann

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