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Taverna Paradiso

Regia di Sylvester Stallone vedi scheda film

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La recensione su Taverna Paradiso

di mmciak
6 stelle

"Taverna Paradiso"
diretto nel lontano 1978 da Sylvester Stallone,
devo dire che non mi ha convinto del tutto,
anche sel complesso non è stato un brutto
Film.

La storia si svolge nel 1946 a New York City
nel povero quartiere di Hell's Kitchen
dove vivono i tre fratelli Carboni: Cosmo,Lenny e Victor,
che purtroppo la loro situazione non è florida
economicamente,e allora Cosmo,che è il più
ambizioso dei tre,viene l'idea di far combattere
lotta libera a suo fratello Victor,che è muscoloso
ma è un pò ritardato,nella Taverna Paradiso,
che è una palestra dove si svolgono incontri
dove si svolgono le scommesse.

Il Film anticipa di gran lunga quello
che sarà il Cinema di Stallone,
legato con lo sport (c'è pure il braccio
di ferro,utilizzato da lui da "Over the top
nel 1987),dalle ambizioni e il "sogno americano",
è qui figura come protagonista,
autore del soggetto e della sceneggiatura
e regista,e infatti avendo tutte queste funzioni
il prodotto a tratti è macchinoso e arranca
a volte,ma nonostante qualche ingenuità
di fondo,rimane comunque scorrevole,
genuino e un'ambientazione abbastanza
riuscita grazie alle scenografie di John W. Corso
che ricostruisce bene la New York di quegli
anni.

Certo si vede che Stallone era appena entrato
nello Star System Hollywoodiano,perché
è molto lontano dalla figura da duro che
l'ha contraddistinto nel decennio successivo
a colpi di incassi miliardari,diventando
un Re Mida del decennio '80/90,infatti
il personaggio Cosmo Vitelli con
un cappello,la cicca in bocca ed un orecchino  
gli appartiene molto,anche se quelli veramente
azzeccati e strepitosi sono altri.

Ecco i migliori,a mio parere,sono:
Armand Assante,fratello zoppo,
un tempo un grande del quartiere,
senza ambizione diventa spietato
per i soldi,Lee Canalito fratello
ritardato,ma muscoloso,una forza
della natura e fa tenerezza,
ma soprattutto rank McRae,che interpreta
Big Glory un lottatore nero,che si
suicida nel fiume dopo una notte brava con Cosmo,
per morire felice che è la scena più forte
di tutta la pellicola.

Infatti dopo questo tragico evento,
prende una piega malinconica e pure
Cosmo cambia la sua ambizione perché
teme che finisce male.

Purtroppo la trama lascia sospeso
delle cose,e va verso un finale
alla "Rocky",che poi è la cosa
peggiore,se  si risparmiava
questa cosa era molto meglio,
ma era troppo bello per essere
vero.

In conclusione un Film sufficiente,
forse anche troppo ambizioso per
le capacità registiche di Sylvester Stallone,
che parti da toni da commedia e si incentra
dopo su una drammaticità riuscita,
risultando gradevole per la storia
che ti coinvolge, rimanendo un peccato
per una regia che non è di polso e che
lascia in alcune parti ti lascia un pò
così,perché a mio parere le sue
grosse ingenuità le ha corrette
in fase di montaggio e in questo modo
si vedono meno.

Il mio voto: 6.
 

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