Regia di David Amito, Michael Laicini vedi scheda film
Antrum è un film maledetto che può avere conseguenze assai pericolose per chi lo vede, e questo funge da avvertimento per lo spettatore. La storia riguarda una ragazza che porta il fratellino nel bosco per scavare una buca, raggiungere l’inferno, e ritrovare un cane morto. L’operazione scatenerà delle presenze prive di controllo.
Una lunga cornice narrativa, che serve a creare l’effetto del falso documentario, presenta un horror che ci conduce in punta di piedi, ma in maniera inesorabile, dentro una storia inquietante e grottesca, in bilico tra raffigurazione realistica e immaginifica. Le presenze generate dallo scavo possono essere, infatti, tangibili, oppure partorite dalla fantasia torbida dei due giovani protagonisti. In questo senso, la storia ci mostra che i mostri vengono, anzitutto, creati dalla nostra mente, perché siamo noi stessi in primis a cercarli.
In un gioco continuo tra vero e falso, Antrum è un film che riesce a trovare la propria originalità e soprattutto, a spaventare senza mostrare scene truculente, lasciando intendere il male che si cela dentro la terra, tra le foglie del bosco, nelle viscere della natura, e ovviamente nel mondo folle che ci circonda.
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