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Il caso Drabble

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Il caso Drabble

di John_Nada1975
6 stelle

Bello, un poco squilibrato nella seconda parte rispetto al primo tempo, che è molto più emozionante e diretta con grande nerbo come si diceva una volta, solo all'apparenza "minore" per Don Siegel-uno dei migliori registi americani in assoluto dal dopoguerra- e oggi titolo abbastanza dimenticato, thriller spionistico e pessimistico di ambientazione inglese nel servizio di controspionaggio, realizzato come se è di più, fosse britannico anche il regista. Eccellente cattivo come sempre, l'aitante butterato grande attore canadese John Vernon, importante nel cinema di Siegel, e l'anno precedente nel capolavoro "Chi ucciderà Charley Varrick? ".

Pochi hanno ravvisato come forse il personaggio del cinico superiore(Cedric Harper) di Caine/maggiore John Tarrant interpretato dal sempre eccellente Donald Pleasence, nelle intenzioni vere della sceneggiatura di Leigh Vance costringa, architetti lui, il farsi prendere la chiave della cassetta di sicurezza del servizio dalla scrivania forzata dell'ufficio-laddove sono I diamanti causa scatenante del rapimento del figlioletto di Caine-, e salvo ovviamente mostrare riprovazione e determinazione pubbliche nel perseguire il gesto disperato del suo sottoposto, metta così in moto tutto quel meccanismo che vedrà in un uomo solo-altro tema centrale siegeliano-, portare allo scoprirsi e al battere, l'organizzazione spionistico-criminale con mandante per motivi economici uno degli stessi dirigenti del controspionaggio inglese Sir Edward Juliyan/Joseph O'Conor

Il finale sulle scale a chiocciola del mulino antico con le mitragliette UZI e che darà il titolo in originale altrimenti enigmatico del film, "The Black Windmill", è effettivamente di un registro d'azione violenta quasi peckinpiana e di tutt'altra velocità rispetto a quasi tutto quello che lo ha preceduto nei 100' precedenti, anche se pure la sequenza di inseguimenti a piedi con la valigetta dei diamanti ammanettata al polso nella Subway londinese, è un gran pezzo di cinema e montaggio(Anthony Gibbs), fotografia di gran classe(Ousama Rawi) e soprattutto quella della provocata evasione di Tarrant dal furgone cellulare, un gran pezzo della professionalità siegeliana. Impagabile la velocità e totale mancanza di considerazione, con cui Vernon/McKee si sbarazza della puttana e sua complice interpretata da Delphine Seyrig. Cast inglese per la quasi totalità e di grande soddisfazione soprattutto per i patiti di "Colombo", con Clive Revill e Joss Ackland poliziotti, la topona Catherine Schell in piccola apparizione come moglie giovane di Julyan/O'Connor

E come spesso accade sua rovina, visto che capiamo alla fine come ormai sostituito nel servizio per un dirigente più giovane, la sua pensione "non sarebbe bastata neanche a pagare il parrucchiere di mia moglie". 

 

John_Nada1975

 

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