Regia di Coralie Fargeat vedi scheda film
Un imprenditore giovane e ricco si reca insieme alla sua amante in una tenuta nel deserto. Laddove annualmente, insieme ad altri due dirigenti d’impresa, ama dilettarsi in un weekend di caccia e relax. L’inaspettata presenza della giovane e sexy donna, romperà gli equilibri. Vittima di una brutale violenza e a un passo dalla morte, la giovane donna è pronta a soddisfare la sua vendetta.
Il film d’esordio di Coralie Fargeat, nell’ultimo periodo alla ribalta per lo straordinario The substance, è una chicca che vi consiglio di non perdere. Colori caldi e quasi abbaglianti, a partire dal giallo desertico di cui sembra sentire il caldo che avvolge i protagonisti, passando per il rosa che contorna la protagonista che non può non presentarsi al pubblico con in mano un lecca-lecca, come la più moderna delle Lolita. Eppure, ci accorgeremo presto che è un imbroglio.
L’abito non fa il monaco e il lecca-lecca non fa la Lolita, verrebbe da dire, perché l’intenzione della Fargeat è quello di storpiare l’immagine di una ragazza che, alla prima occhiata, ha tutte le stereotipate caratteristiche di colei che seduce ed è priva di altre qualità che non siano quelle fisiche. Eppure, Coralie Fargeat ci imbroglia, si prende gioco di noi e ben presto questa Lolita moderna si trasformerà in una donna vendicativa e colma di risentimento.
Per quanto questa pellicola risulti eccessiva in diversi aspetti: dai colori accesi ai personaggi dalla cattiveria estrema, passando per fiumi di sangue e per le alquanto improbabili imprese a cui Jen, interpretata in modo eccelso da una bravissima Matilda Lutz, sottopone il proprio corpo e la propria psiche, ho adorato Revenge questa pellicola dal titolo esplicito che ti cattura del primo fotogramma e non ti lascia distogliere lo sguardo fino ai titoli di coda.
Un film con delle evidenti pecche ma che getta le basi, anche quelle piuttosto evidenti, del cinema che verrà firmato da questa straordinaria regista assolutamente da tenere d’occhio.
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