Regia di Boris Sagal vedi scheda film
Uomini oscuri,pallidi e albini,demoni della notte che credono di poter realizzare e idealizzare una nuova esistenza
C'è da dire che ho visto la versione con Vincent Price,e c'è da dire che ho visto quella con Will Smith,ma tra le tre la migliore non è quella del 2007. Ciò dimostra secondo me che il futuro a volte non è migliore del passato,mentre nel caso di questa opera è l'esatto contrario,dato che la Los Angeles del 75 in cui viveva il nostro dottore(Charlton Heston/Robert Neville)ha generato i suoi frutti marci per dare vita alla distopica e catastrofica Los Angeles del 77, in cui il nostro dottore si ritrova da solo,sperduto, amareggiato e disperato.Le strade di giorno sono totalmente deserte e silenziose,ed i nemici appaiono di notte come una setta gotica .Accendono torce e pianificano raduni e attacchi a sorpresa contro Neville,quasi come fossero dei farisei di un nuovo culto pronti a condannare a morte il Cristo, accusato non di fare del proselitismo su un nuovo mondo,ma di essere l'ultimo eremita reduce di quello vecchio e disumano ,e che a conti fatti è la vera causa della dannazione globale del tempo corrente,e di cui i membri della setta ne sono la drammatica e diabolica conseguenza. Uomini oscuri,pallidi e albini,demoni della notte che credono di poter realizzare e idealizzare una nuova esistenza,vittime di un epidemia di contagio semi-mortale. Heston si muove egregiamente,sia nei momenti di solitudine che nei momenti d'azione.Amabili le scene in cui impugna il mitra per fare piazza pulita, o quando si ritrova in casa da solo e per tenersi compagnia discute con il busto di Cesare bevendo del whisky,o quando sente ogni singolo lieve rumore,sintomo dell'acutezza del suo udito sviluppatasi nell'arco dei due anni di apparente solitudine.La coprotagonista altri non è che una proto Pam Grier (ed è un pregio). I nemici sembrano venir fuori dagli horror B Movie italiani di fine anni '60(ed è il secondo pregio).
Il film respira della sua epoca, Hollywood stava cambiando già da qualche anno e la pellicola in questione ne è un esempio. I primi piani si fanno più presenti,le inquadrature aumentano di numero e sono sempre più differenti l'una dall'altra,la fotografia è tinta di rosso. I movimenti della cinepresa assumono un atteggiamento meno stagnante.È un film lodevole!!
Voto: 7.4/10
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