Regia di Roman Polanski vedi scheda film
Il film rappresenta un'agghiacciante esplorazione della manipolazione psicologica, del gaslighting e dell'indomabile resilienza dello spirito umano. L'eccezionale interpretazione di Rosemary da parte di Mia Farrow cattura autenticamente la pura paura e la giustificata paranoia di una donna intrappolata in una sinistra cospirazione. I temi della fiducia, del tradimento e dell'incrollabile potere dell'istinto materno continuano a toccare le corde del film, assicurandogli il posto di un classico horror psicologico inquietante e senza tempo che dovrebbe continuare a risuonare con il pubblico per generazioni. Nel mondo di oggi, dove persistono la manipolazione e la coercizione psicologica, Rosemary's Baby rimane un racconto ammonitore che ci ricorda l'importanza della fiducia, l'insidiosità del tradimento e la forza duratura della psiche umana.
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