Regia di Greg McLean vedi scheda film
Voi metteteci l'Australia, in questo caso sottoforma del regista Greg McLean, (il film è ambientato in Colombia), e quasi sicuramente avrete un thirller horror solido e cattivo. D'altronde McLean, regista molto interessante, si era già fatto notare con i due "Wolf Creek", quasi insostenibili (specialmente il primo episodio) per uno come me, che di robe horror ne ha viste assai. Gran pezzi horror e "The Belko Experiment", pur sconfinando nel genere di un "Saw - l'Enigmista", ha le palla quadre e riempie in maniera perfetta tutti i suoi benedetti novanta minuti. Un gruppo di colletti bianchi vengono chiusi in azienda, impossibilitati a comunicare con il mondo esterno, e una voce misteriosa dà loro istruzioni per restare in vita, si fa per dire. Un gioco al massacro crudele e senza via di scampo, che disintegra tutto ciò che di umano esisteva in queste persone. Una discesa progressiva all'inferno, a suon di teste che esplodono (ah, "Scanners"!) e ammazzamenti vari, dove tutto crolla, tutto è sangue e paura. Un'idea geniale smaltita da McLean in scioltezza, senza perdere un colpo. Un meccanismo capace di confinarti per un'ora e mezza dentro un incubo da ufficio, magari proprio quello dove passi buona parte della tua giornata. Bello, teso e avvincente.
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