Regia di George Nolfi vedi scheda film
Non male, nonostante qualche calo di ritmo centrale. Bruce Lee non è il fulcro della vicenda che invece riguarda la storia d'amore in apparenza impossibile tra un suo allievo e una cinese sotto controllo di una boss mafiosa. Lee, assai ben interpretato, appare più arrogante e spaccone del solito, sebbene al volgere al termine del film apprenda la lezione rappresentata dalla filosofia di un altro Maestro cinese giunto a San Francisco per ripulirsi dal proprio orgogliio. Presenti evidenti omaggi, tra tutti la scalata della pagoda di Game of Death. A tratti, divertente e forse ispirazione del nostro La Città Proibita.
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