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Inseparabili

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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steno79

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La recensione su Inseparabili

di steno79
10 stelle

Voto 10/10 Il migliore tra i film di Cronenberg da me visionati, probabilmente il suo capolavoro. Ispirato alla vera storia dei gemelli Marcus, suicidatisi negli anni Settanta, ma solo come pretesto per immergere lo spettatore in una vicenda che potesse essere un compendio di molti temi e ossessioni tipiche del regista come la mutazione corporea e la dipendenza psicologica  (e sembra che influi' parecchio anche la visione di "Lo zoo di Venere" di Peter Greenaway). Se si pensa ad un genere di horror psicologico, questo è uno degli esemplari più evidenti, con un gioco spietato sulle emozioni dei due personaggi che risulta davvero inquietante, e resta comunque profondamente enigmatico anche nel loro accostarsi al personaggio femminile e trattarlo come un oggetto  (ma è fuori strada chi rimprovera al film una misoginia che non esiste). L'interpretazione di Jeremy Irons qui fa miracoli nel conferire un adeguato rilievo psicologico ad entrambi i fratelli, con una precisione mimetica nel gioco dell'espressione che risulta davvero sbalorditiva: resta probabilmente la sua migliore interpretazione, e il suo "thank you David Cronenberg" quando ritiro' l'Oscar per "Il mistero von Bulow" ci fa capire quanto debba aver segnato il suo percorso di attore. In ogni caso, brava anche Genevieve Bujold nella parte di Claire, oggetto del desiderio dei due ginecologi che causerà il crollo definitivo di Beverly, e ottima la colonna sonora di Howard Shore che contribuisce al clima cupo e malinconico in cui bagna tutta la pellicola. Il finale a mio parere è decisamente all'altezza delle ambizioni di Cronenberg, mentre forse nella parte iniziale c'è qualche leve indugio, ma non tale da sminuire il potente risultato complessivo. Ammirevole anche la glaciale fotografia di Peter Suschitzky, all'inizio della sua lunga collaborazione artistica con il regista.

 

 

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