Una volta, in un programma tv di conversazioni tra amici boomer, Jerry Seinfeld si è vantato di essere stato l’ultimo a incassare in maniera esagerata – e per di più nella tripla veste di protagonista-produttore-showrunner – sfruttando i fasti dell’antica televisione, quella pre-internet che aveva il monopolio dell’intrattenimento casalingo. Non ci sarà mai più un fenomeno come Seinfeld, diceva lui piuttosto soddisfatto. Solo che, nella sua tracotanza da uomo-giusto-al-momento-giusto, si sbagliava. È pur vero che i compensi e i ricavi, nella tv, non saranno mai più quelli di fine anni ‘90. Ma nonostante il cambio di paradigma e il calo di soldi (e di ascolti bulgari da tubo catodico), le sitcom hanno continuato a rappresentare una pietra angolare della cultura popolare.
Nel 2004, la puntata finale di Friends, l’erede di Seinfeld (che a Jerry piaccia o meno), ha raccolto 52.5 milioni di telespettatori USA, mentre l’ultima stagione ha fruttato un milione di dollari a episodio per ognuno dei sei protagonisti. Ma soprattutto, Friends – a cavallo dell’arrivo della tecnologia ADSL – ha lasciato con la speranza che le sitcom possedessero ancora l’abilità di entrare nelle vite degli spettatori (modificandone il modo di esprimersi, di vestirsi, di pettinarsi) nonostante l’incipiente morte della vecchia tv. E alla fine arriva How I Met Your Mother (per favore non chiamiamola E alla fine arriva mamma), che esordisce negli Stati Uniti nel settembre del 2005 e si trasforma in fretta nel Friends dei millennial: la dispersione della fruizione introdotta da internet non ha impedito alla sitcom di Craig Thomas e Carter Bays di diventare culto per mezza generazione, che si sentiva perfettamente rappresentata da questo gruppo di amici quasi trentenni alle prese con relazioni complicate, amori precari e zingarate leggendarie.
Per entrare in un immaginario frammentario ormai già sul punto di essere preda dei social, How I Met Your Mother sfrutta due stratagemmi: viene presentata come una storia narrata in prima persona dal protagonista Ted Mosby nel lontano futuro, giustificando la presenza di contraddizioni, esagerazioni e follie che danno alla sitcom l’atmosfera amichevole e felicemente balorda di un racconto da bar; ma soprattutto insiste, come nessun’altra serie del suo genere prima di lei, su una struttura orizzontale, che l’ha trasformata in una sorta di Lost delle sitcom, coinvolgendo fino all’ultimo gli spettatori sull’identità della Mamma promessa dal titolo.

I 5 migliori episodi di How I Met Your Mother
Stagione 2 Episodio 9: Lo schiaffone
Di regola le sitcom, anche quelle peculiari e ambiziose come HIMYM, si giudicano anche, se non soprattutto, dalla quantità e dalla qualità dei suoi tormentoni. In questo senso, l’episodio Lo schiaffone è: leggen... non ti muovere... dario! – andava fatto, anche se in italiano – perché introduce due delle chicche più memorabili e durature della serie, la scommessa dello schiaffo tra Barney e Marshall e la carriera segreta da pop star adolescente canadese di Robin, che si intrecciano una all’altra neanche fossimo in una puntata bella dei Simpson.

Stagione 9 Episodio 16: E alla fine mamma è arrivata
Ci sono voluti 200 episodi tondi di rincorsa per fare arrivare questa benedetta mamma, e la puntata speciale che ne scaturisce (la prima e unica che fin dalla sigla non ha per protagonisti assoluti Ted, Robin, Barney, Marshall e Lily) è la portavoce definitiva delle ambizioni di HIMYM, ovvero prendere la struttura cinematografica della commedia romantica e gonfiarla alle dimensioni di una sitcom in più stagioni. E alla fine mamma è arrivata ripercorre (idealmente, non letteralmente) i 199 episodi precedenti andando a collegare tutte le coincidenze dei 9 anni trascorsi, e colmando piccoli vuoti, misteri e curiosità.

Stagione 1 Episodio 10: La storia dell’ananas
Si diceva che una delle migliori caratteristiche di HIMYM è, paradossalmente, quella di essere raccontata dal protagonista, l’inguaribile tonto-romantico Ted, il quale, come chiunque altro al mondo, non può che essere un narratore inaffidabile. La sitcom ha i suoi momenti migliori e positivamente stupidi quando approfitta di questa prospettiva falsata a scopi comici, come in questo episodio in cui Ted tenta di ricostruire cos’è successo quella volta che è stato convinto a ubriacarsi con un misterioso intruglio, risvegliandosi la mattina successiva con una caviglia slogata, il cappotto mezzo bruciato, una donna che non conosce nel suo letto e un ananas sul comodino.

Stagione 6 Episodio 10: La maledizione del Blitz
Forse non sarà andato temporaneamente di moda come alcune delle espressioni idiosincratiche di Barney, ma il Blitz è un concetto che ben sintetizza la capacità di HIMYM di captare le menate della sua generazione di riferimento per poi riportarle in un contesto comico. Gli anni ‘10 del secondo millennio, fomentati dai social media, sono stati quelli dello YOLO (you only live once) e della FOMO (fear of missing out), incarnati perfettamente nell’idea del Blitz, un anatema che condanna il membro di una compagnia – quello che vuole andarsene a casa prima del dovuto durante una serata – a essere assente a ogni futuro evento spettacolare o memorabile.

Stagione 5 Episodio 12: Lei odia giacca e cravatta
In una stagione ricca di episodi dedicati a Barney Stinson (l’altro da citare sarebbe Strategie di rimorchio), Lei odia giacca e cravatta vince per motivi quasi tautologici: è il trionfo del personaggio egocentrico e narcisista che, con le sue esagerazioni ai limiti del morale, è stato uno dei motivi principali dietro al successo di HIMYM, dunque è naturale che venga celebrato con una puntata musical per esaltare le caratteristiche della stella di Broadway che lo interpreta, Neil Patrick Harris, in grado di conferire profonda umanità a un personaggio provocatoriamente dipinto con toni caricaturali spinti all’estremo.

La serie tv
How I Met Your Mother - E alla fine arriva mamma
Commedia - USA 2005 - durata 25’
Titolo originale: How I Met Your Mother
Creato da: Carter Bays, Craig Thomas
Con Josh Radnor, Jason Simmons, Charity Cervantes, Jason Segel, Vanessa Chester, T. Lynn Eanes
in streaming: su Disney Plus
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