La putrefazione è, evidentemente, uno stato della (italica) psiche. Annusare l’inevitabile amato odore di morte è un piacere perverso. E che bello ammirare il sottile grande lavoro di larve, vermi, intemperie; tra loro concorrenziali solo nominalmente, perché, letta l’onda encefalica piatta ma tremendamente infetta, non resta che guardare l’abisso e sperare che ci inghiotta quanto prima. Budella, sangue, fluidi organici d’ogni specie provenienza adatti in ogni burlesca occasione, brandelli di carne inquinata, orifizi anali suicidatisi per il troppo stress accumulato e le troppe energie consumate, materia cerebrale schizzata ovunque a formare (de)composizioni impressioniste e impressionate da tanta cotanta attitudine all’impostura. Galleggiano i cadaveri contenti nel defecare parole ed azioni “responsabili“, galleggia in attesa di giudizio (universale) “il” cadavere. Un paese che si specchia ma non si vede (più) perché è diventato un vampiro che succhia linfa vitale. Che è la propria. Bravi stronzi. La verità è - udite udite - che niente è come sembra e tutti mentono, come direbbe il dr. House. Quelli che soccombono sono i più sfigati, quelli che zompettano allegri pensando d’aver vinto sono dei geni a loro insaputa, quelli che trionfano si fanno lardose baffute risate. Elezioni e lezioni di erezioni: la storia insegna che gli errori si ripetono e gli uomini sono sempre più stupidi. No, la vita non è un film. O forse sì: ma allora è un film di merda. Diretto da un composito complesso di mummie, zombi, criminali, uomini ombra e ombre di uomini, ritornanti e mai nati - tra atmosfere kafkiane, vicende pirandelliane, brividi di terrore hitchcockiani, scherzi alvarovitaliani, toni noir virati al marrone, personaggi lynchiani da linciare … E non dimentichiamoci (di noi stessi). Il delitto è perfetto quanto la sana voglia di essere le vittime.
Eran cento, erano vecchi e storti, e purtroppo non sono morti. [da "La meretrice del transatlantico”]
Ha fatto un'offerta che non possiamo rifiutare. Vicepresidenti: Totò Riina (che deve ancora sciogliere la riserva; perlomeno non prima di aver sciolto nell'acido qualche sovversivo, oppositore della Giusta Causa) e Bernardo Provenzano vestito da Cardinale. L'anima è salva.
Ministro della Guerra (che accorpa Interno, Difesa e Sport). John Rambo.
Primi provvedimenti in agenda (in pelle umana di un vietcong o un qualsiasi muso giallo morto trucidato): legalizzazione degli steroidi; maggiori fondi per le forze armate (per cominciare un 252% dovrebbe andare bene); l'invasione di un po' di Nazioni a scelta tra quelli del risiko. Basta che siano comunisti. Sottosegretari l'intransigente Santanchè ed il moderato Lucifero.
Con Bela Lugosi, Helen Chandler, David Manners, Dwight Frye, Edward Van Sloan, Frances Dade
Ministro dell'economia e finanze. Vlad l'Impalatore, ovverosia il Conte Dracula.
Chi altri? Serve un po' di pulizia, qualcheduno sarà sacrificato per il Bene Comune, ma tutti insieme appassionatamente saremo parte del grande Disegno (peccato solo sia uno schizzo a mano morta su un lembo di carta igienica sporca). Ma non si disperi: i monti torneranno rigogliosi, le pance saranno nuovamente piene, gli amati conti saranno più attivi che mai (soprattutto in fuga all'estero con successivo rientro scontato). Sottosegretario sul campo: Leatherface. Armato dell'irrinunciabile motosega farà tagli grossolani e ovunque, come minchia capita. Certo non portà fare più danni di quelli fatti finora ...
Come dite? cosa? Urlate, non vi sento ché fuori c'è un baccano incredibile: un simpatico manipolo di bravi ragazzi sta manganellando due uomini colpevoli d'essersi baciati per strada ("l'Orrore ... l'Orrore"). Il nuovo che avanza. Dicevate: non è un personaggio di fantasia? Ma perché, sul serio, mica credete che possa davvero essere reale uno così! No, dai! Sottosegretaria con delega speciale alla sanità mentale: Catherine Tramell. Userà le sue fantastiche doti "vaginiche" per distrarre la massa e convincerla che va tutto bene. Va tutto bene. Stiamo tutti bene.
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