Viviamo un'epoca cupa, infestata da vampiri che si nutrono di idiozie deliranti partorite da quel nefasto elettrodomestico che è il televisore (dannato!). Costoro sono una moltitudine di inebetiti esseri che ammorba il già contaminato vivere quotidiano. Avviene così che si cerchi rifugio e (beata) incoscienza nel luogo, caro a noi tutti suppongo, ove va in scena la magia: un cinema. Felice come un avvoltoio che si avventa sull'agnello morente, prendo posto, mi metto comodo, mi sento come la donzelletta che vien dalla campagna, le luci si affievoliscono fino allo scomparire, inzia la grande illusione penso, e ... CRUNCH! e ancora CRUNCH! e di nuovo CRUNCH! Ed ecco che tra me e me medesimo, in tutte le centocinquantanove lingue che (non) conosco, impreco, invoco e imploro gli dei, magari sono solo vittima di un incubo. Ma non è così. L'ennesimo CRUNCH! ma anche SCRUNCH! e persino GNAM! mi riportano all'avvilente, angosciosa realtà. E penso: MA VAFF! Perchè, perchè questi stolti, tediosi individui, famelici e voraci, sentono l'ansiogena necessità di cibarsi avidamente durante la visione di un film? di infilare le loro unte dita in unti sacchetti per portare alla unta bocca unte patatine? provocando quel letale e fastidiosissimo rumore, prolungato poi ...alla ricerca dell'ultima briciola, e mica può sfuggire ... e magari mentre sullo schermo Arthur spiega ad Ariadne il concetto della Scala di Penrose! Mi chiedo: questa malsana usanza l'abbiamo importata dagli USA? E mi rispondo: ecchissene! Li sento, quei foschi figuri, entità unineuronali dall'animo putrescente e purulento, dal vociare gutturale e virulento, mentre si ingozzano di popcorn, scartano gelati, lasciano squillare il telefonino (dannato!) e si alzano, si muovono rimbambiti, scuotono l'incancrenito capo (ormai pronto per la raccolta differenziata, reparto scatolame), e se non li sento, li avverto... un malessere maligno mi si instilla! E rifletto (se ancora ne sono capace): la prossima volta potrei forse portargli frittate di cipolla e birra, perchè mai negarsi un liberatorio, potente e simpatico rutto? Che fare? potrei cercare di raccogliere firme per una legge di iniziativa popolare per proibire le suddette attività, pena venti scudisciate; in alternativa sarebbe utile l'istituzione di sale per "disturbatori". Non so se sia mai stata affrontata tale questione in questo spazio, nel qual caso mi scuso. I film presenti sotto, rispondono, dopo pacata e pacifica riflessione, ad una personale (e provocatoria, si intende) risoluzione del dramma che m'attanaglia. Chiudo con i seguenti versi tratti da un Fiore Del Male di chi voi sapete, e precisamente da "L'Eautontimorumenos": Ti colpirò senza collera, senz'odio, come un beccaio, o come Mosè la roccia! Farò dalla tua palpebra,
per dissetare il mio Sahara, sgorgare l'acqua della sofferenza.
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