Si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità.
Regia di Francesco Rosi
Con Rod Steiger, Salvo Randone, Guido Alberti, Angelo D'Alessandro
Oggi le mani sull'Italia. Palazzinari per vocazione, lucratori di favori mafiosi, rentiers travestiti da capitani. Cambiano le cravatte, la pasta è la stessa (all'amianto) di sempre.
Regia di Francesca Archibugi
Con Valerio Mastandrea, Ornella Muti, Niccolò Senni, Ilaria Occhini
Quando il terremoto è permanente. E la ricostruzione nel migliore dei casi una chimera, nel peggiore l'ennesimo prelibato boccone che trangugeranno i soliti padrini attorno al tavolo di un cda. Umanità debole, fragile, giovane, che sopravvive come può allo sfascio di una classe dirigente mutante.
Regia di Marco Risi
Con Corso Salani, Angela Finocchiaro, Ivo Garrani, Laura Rossi, Antonello Fassari
"Generale lei ce la deve dire la verità!". Ma non c'è in questi lidi verità che non si perda, sfibrata, in corridoi polverosi e oscuri, indirizzati meandri. Non c'è rispetto per chi non ha titolo né santi in paradiso per chiederlo. Non c'è patria galera per alti, e infimi, traditori.
Regia di Marco Risi
Con Libero De Rienzo, Ivano Marescotti, Gianfelice Imparato, Valentina Lodovini
Perché siamo davvero il paese dei giornalisti-giornalisti e dei giornalisti-impiegati. E non c'è mistero nello scoprire quali siano a finire morti ammazzati e quali dietro una scrivania, a lucidare pavide e tintinnanti carriere.
Regia di Francesca Comencini
Con Nicoletta Braschi, Camille Dugay Comencini, Stefano Colace, Marian Serban
Il lavoro come teatro di guerra. Il collaborazionismo dei servi, il marchio del branco, la logica miserabile imposta dall'alto per frantumare la base, minare ogni comunione di intenti, mutare il collega in cecchino. Lavoratori in trappola, sardine in pasto all'ottusità di anonimi squali.
Regia di Abel Ferrara
Con Peppe Lanzetta, Fabio Gargano, Luca Lionello, Ernesto Mahieux, Shannon Leigh
E ancora una quarta volta Napoli. Criminale dissipazione di un patrimonio, delitto, insulto, sfregio. Banditesco disegno da complici, da comandanti, da comandati. Da chi lascia tutto, sempre, com'è. Da chi patteggia senza neanche dichiararsi colpevole.
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