Espandi menu
cerca
I miei migliori '70
di Utente rimosso (pithecusano) ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 7 film
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

Utente rimosso (pithecusano)

Utente rimosso (pithecusano)

Iscritto dal 30 novembre -0001 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 62
  • Playlist 33
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
I miei migliori '70

I miei migliori ’70 iniziarono in anticipo. I vicini di casa, coppia senza figli che si è affezionata a me, mi chiamano e mi dicono: “Guarda che non sono stati loro!” e sono indignati. Ce l’hanno con Valpreda e Pinelli, mi spiegano che a Milano , a dicembre, non è così caldo da tener finestre aperte, che se salti dal 4° piano non rimbalzi sui cornicioni e che, soprattutto, gli anarchici non usano tre scarpe per volta. Quei due sono ex partigiani, ex comunisti, che presi e torturati hanno avuto una crisi mistica e si sono convertiti. Quei due hanno conosciuto Stalin, Dio e persino gli anarchici. Bisogna che gli si dà retta. A scuola, però, continuano a farmi studiare latino e Manzoni, mi dicono che sono troppo piccolo. Io ribatto che nell’altra cosa che mi fanno studiare, Omero, si parla che alla mia età già si partiva per la guerra di Troia. E che pure a me, qualcuno mi aveva iscritto ad una guerra, ed ero già partito. L’anno dopo, poche decine di facinorosi capelloni dicono che a Milano non può fare caldo, questo lo sapeva anche Totò, perciò le finestre non vanno aperte. I poliziotti che stanno lì di fronte, però, non son tutti ignoranti, qualcuno ha letto Pasolini che aveva già scritto che loro, i poliziotti, sono figli di proletari, mentre i capelloni sono figli di borghesi, perciò c’hanno torto. Al più, sarebbe il caso di aumentare il salario ai poliziotti, renderli padroni del loro manganello, e dare un salario ai capelloni, così, diventando sfruttati, possano protestare a ragione, aggiunge Stella, marxista illuminata che sta un anno avanti a me. E il poliziotto, che forse avrà letto Pasolini, a scopo intimidatorio e per legittima difesa, spara un candelotto in aria. Che, seguendo una strana traiettoria non prevista dalla fisica già conosciuta da Einstein e Newton, finisce con tiro teso in petto a Saverio Saltarelli. Saverio, si sa, soffre di cuore, 5 anni prima aveva mangiato funghi probabilmente avvelenati, e si è scordato di chiudere la luce a casa, perciò ci prende un collasso e muore, non perché ha il petto sventrato. Passano altri due anni, e mi trovo in piazza proprio a parlar di questo, nonostante lo sceriffo non vuole. I primi sono già a piazza del Popolo, io a Ponte Garibaldi, dove tornerò in seguito più di fretta, gli ultimi ancora a Piazza Venezia. Ma con quanti hanno parlato i miei vicini di casa? Per la questura, siamo mille. Ma, e che sia chiaro, non siamo noi, ad uccidere Calabresi. Si stabilirà in seguito che i mandanti erano quelli di Lotta Continua. Che, qui a Roma, non son riusciti nemmeno a suonare al citofono di Alibrandi e scappare, perché hanno sbagliato casa. C’è chi dice che Lotta Continua è impastoiata con la CIA, che sta dietro tutta ‘sta faccenda. Qualcuno di grosso calibro, negli anni 2000, dirà “Io ero di Lotta Continua ed ero uno della CIA”. Ma allora,nei ‘70 tutti a dire “Scemo! I tre giorni del Condor ancora non l’hanno fatto!”. E cambio scuola, dove imparo molte cose più utili del latino. Sam, per esempio, del Collettivo Omosessuale (allora si diceva così) mi dice che la politica passa pure nei gesti quotidiani. Ad esempio, se Cinzia va da lui in lacrime col vestito sporco di sangue, perché il prof che fa pesare a tutti il suo ’68 fatto l’ha sedotta, forse bisognerà fare un’altra colletta per un aborto a Londra. E intanto Alice e Sugar vanno a controllare lo stato di usura delle gomme dell’auto del prof. Gli anticoncezionali erano vietati, nei miei ’70, e la 194 non era neppure una linea di bus. Queste cose bisogna dirle a tutti, così la scuola ce la prendemmo: autogestione. Col Presidente della Camera in carica, che allora non era Fini ma il partigiano Terracini, che ci parlò di antifascismo e guerra di liberazione. Con le donne nel sociale, con i militari (mascherati) in lotta per la democrazia nelle caserme. Si formarono pure nuove coppie. La più bella della mia classe, che era innamorata di me ma non lo sapevo, scelse Max, che le ha poi dato 2 figli. Meglio così: io non credevo nella famiglia, non lo avrei fatto. Nemmeno Lucia, ci credeva (puoi credere a quel che non ha mai visto? Si fa già fatica con Dio...), e da allora ne abbiamo formata una. Famiglia, diritti civili... domani si fa festa, è il primo anno della vittoria sul clericalismo di Fanfani, e sul divorzio non si torna indietro: 59 a 41 ha detto il referendum. Lo sceriffo non vuole, ma è solo una festa. Qualcuno, da un vicolo, urla “Il re è in mutande. E non se le cambia da millenni”. Per lo sceriffo è troppo. Il PCI è impegnato a fare piedino a Moro, vogliono a tutti i costi entrare al governo, che per intanto appoggiano dall’esterno con l’astensione. In galera si va così, con l’accordo DC-PCI: ancora non hanno inventato il buonismo e Veltroni: gli basta lasciarci in buona fede massacrare sui marciapiede, mentre le pantere ci mordevano il sedere. Ce lo hanno già abbondantemente spiegato, loro e la CGIL di Lama, quando insieme ai Carabinieri hanno sgomberato l’Università occupata. E ora, noi a gridare “libertà”, e lo sceriffo a sparare: io mi butto, l’acqua è alta, Lucia dice che non si può, con l’eskimo non si può nuotare, e si corre. Un 28 barrato si ferma, lì in mezzo, apre le porte. Li aboliranno per questo, i 28 barrati, ma loro rinasceranno indomiti come 280. “Ci siamo tutti?”. No. Manca Giorgiana. Come a Patroclo, qualcuno l’ha colpita alle spalle, disarmata tra mille nemici, ed Achille è morto da tremila anni. Cerchiamo di ricordarlo, domani, che per forza sotto scuola dovremo vederci, per le elezioni dei Decreti Delegati, così lo spieghiamo allo sceriffo. Che però, pure stavolta, si incazza, ci insegue con gli elicotteri, ma noi abbiamo studiato Fuga e Scappo meglio di come faranno quelle pirla di Thelma e Louise, e quando passa la volante ci trova sotto i pini a far finta di giocare a palla a volo. Così, almeno qualcuno potrà spiegare al giudice perché eravamo lì, e tirar fuori di galera quelli che si son fatti prendere nel garage, ignari di “A qualcuno piace caldo”. Sì, Vostro Onore, è stata trovata una borsa con le molotov, ma se li avete arrestati ad Ovest, e ad Est c’eravate solo voi, non ce l’abbiamo potuta metter noi, quella roba. Ve lo spiegheranno meglio a Genova, tra 24 anni, che non si fa così... Come dice? saremo noi, a rapire Moro? No, non siamo stati noi. Noi non siamo né con lo Stato né con le BR, e ci fate incazzare tutti e due. Se solo andaste a litigare da un’altra parte, noi, qui, ci avremmo da vivere. Chiedetelo a quelli della Magliana, dov’é Moro. Quelli sanno tutto. Sì, lo so, sono in troppi a non volerlo trovare a Moro. E quelli della Magliana sono ormai impegnati a far venire la droga che i loro amici fascisti stanno spacciando a tappeto. A una sedicenne che non era d’accordo, con la lametta, qualcuno ha fatto una svastica in fronte... ma lei ha altro da fare, Vostro Onore, e pure io, che ho finito i miei ‘70, sarà ora che la vita me la vada a cercare dove è rimasta. No, non tornerò più sotto scuola, lo so che se ci rimani in più di 3 rischii la galera. Neppure andrò in parrocchia, come tanti, perché sto ancora cercando Dio all’ufficio oggetti smarriti di Santiago del Cile, dove gli americani, per esportare democrazia ed importare rame, benedetti dalla Chiesa hanno aiutato una banda di torturatori a salire sul cadavere di Allende e di altri mille e mille. Che senso del macabro, Pinochet e gli americani: hanno scelto proprio l’11 settembre, per un golpe così sanguinario... Potevano almeno aspettare finisse l’estate. E Dio, se non è all’ufficio oggetti smarriti di Auschwitz, dove Primo Levi non l’ha trovato, forse è a Santiago. O è rimasto nelle ostie di Pablo, il prete cattolico che mi lasciò un saluto e partì per Shatila a predicare tra i profughi e non è più tornato. Non ha vinto però il concorso da Santo, Pablo, come quelli che hanno avuto la nomina dal Concessionario Esclusivo della Santità per la Terra, facendo passare corde, cammelli e transatlantici per dodici crune d’ago allineate. E resto ancora a brontolare quella vecchia storia di Sam, col quale avevo già iniziato a scrivere poesie nello spazio dove si appiccicavano i proclami “Compagni cioè nella misura in cui”. Senza che nessuno avesse nulla da dire sulle mie frequentazioni, perché allora, nei miei ’70, si chiamava “lavoro politico” frequentare persino gli omosessuali, non “politicamente corretto”. Cerco ancora di raggiungere quella corda scesa dal cielo che, a tirarla tutti insieme, avrebbe fatto cadere il cielo in terra ma non sulle nostre teste. Cerco ancora di vivere bene come il soldato Ryan, magari continuando a scriver poesie e frequentando posti strani come un forum sui film, e ogni tanto racconto storie di ponti da traversare, come nella vecchia dimenticata canzone partigiana. Come quell’altra Alice, quella del coniglio, sto ancora correndo verso Wonderland seguendo il contrario delle indicazioni sbagliate. Di Sam non ho più traccia, Sugar fa l’infermiere e si è preso l’epatite C lavorando. La più bella della classe si è operata di cancro, tutto bene, ma lei continua a dire che vivrà ancora poco, e Max è giù di corda, e ci sentiamo meno per la lontananza, ma io e Lucia vogliamo ancora un bene matto a tutti e due. John si è impiccato, e il fratello è morto di cirrosi, mentre Jane, la più piccola dei fratelli, ha aperto un pub. Andy è morto di ictus, ma Peppe, che era un banco avanti a lui, ha fatto carriera nel PCI e ora è in quello che resta: quando ci incontra ci saluta con il “lei”, e non è venuto al funerale. Alice per pagarsi la droga, alla fine, si prostituiva e girava filmini, e infine è morta di overdose, come il fratello. Cinzia si è persa, cerca ancora chi la seduce e chi le lava i vestiti con compassione ma nessuno più l’accompagnerà ad abortire. Trudy non la incontrai mai di persona, allora, ma so che adesso è in RAI, e ogni tanto ci dà sotto come può. I miei ex vicini di casa hanno donato tutto alla Chiesa e son morti di vecchiaia: nessuno è perfetto. Dei tanti altri senza nome, di quelli dei miei ’70, uno fa il magistrato, uno il giornalista, un altro vende gelati di nafta dove gli angeli non hanno passaporto... Giorgiana è ancora là che corre sul ponte, nessun fiume in piena ne cancellerà mai il nome, nemmeno il fiume dell’indifferenza. Questi sono i miei migliori ’70, perché credo che non ne avrò altri. Ma forse voi volevate i film, e come al solito non ho capito come gira il mondo... Spiacente, per questo qui che racconto, non ho ancora trovato un produttore.

Playlist film

I cento passi

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 114'

Regia di Marco Tullio Giordana

Con Luigi Lo Cascio, Tony Sperandeo, Ninni Bruschetta, Claudio Gioè

I cento passi

In streaming su Rai Play

vedi tutti

Ognuno ha visto le proprie mafie

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

I tre giorni del Condor

  • Spionaggio
  • USA
  • durata 120'

Titolo originale Three Days of the Condor

Regia di Sydney Pollack

Con Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max Von Sydow, Addison Powell

I tre giorni del Condor

In streaming su Infinity Selection Amazon Channel

vedi tutti

Istruzioni per l'uso dei libri

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La casa degli spiriti

  • Drammatico
  • Germania, Danimarca, Portogallo, USA
  • durata 145'

Titolo originale The House of the Spirits

Regia di Bille August

Con Jeremy Irons, Meryl Streep, Glenn Close, Winona Ryder, Antonio Banderas

La casa degli spiriti

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Non è come il libro, ma meglio che un dito nell'occhio...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Buongiorno, notte

  • Drammatico
  • Italia
  • durata 105'

Regia di Marco Bellocchio

Con Luigi Lo Cascio, Maya Sansa, Roberto Herlitzka, Giovanni Calcagno

Buongiorno, notte

In streaming su Rai Play

vedi tutti

Sì, deve essere andata più o meno così...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Ecce Bombo

  • Commedia
  • Italia
  • durata 103'

Regia di Nanni Moretti

Con Nanni Moretti, Luisa Rossi, Glauco Mauri, Fabio Traversa, Lina Sastri, Piero Galletti

Ecce Bombo

In streaming su Apple TV

vedi tutti

... e per molti, proprio così. Come nel giro del blues

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Butch Cassidy

  • Western
  • USA
  • durata 100'

Titolo originale Butch Cassidy and the Sundance Kid

Regia di George Roy Hill

Con Paul Newman, Robert Redford, Katharine Ross, Strother Martin, Henry Jones, Jeff Corey

Butch Cassidy

IN TV Rai Movie

canale 24 altre VISIONI

Perchè il mondo è cambiato. Io no.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati