Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Successivo al film Un sacco bello, Verdone dirigge e interpreta una nuova pellicola cinematografica descrivendo le storie di tre personaggi alquanto singolari con i loro vizi e -se vogliamo trovarne qualcuna- anche virtù; è Bianco, rosso e verdone del 1981.
Furio Zoccano, Pasquale Di Amitrano e Mimmo sono in viaggio per esprimere il loro voto al seggio elettorale, in viaggio con le loro famiglie e parenti; in viaggio e-di ritorno- (nel caso di Pasquale emigrante) ritornato a Matera . con le loro nevrosi (nel caso di Furio con la famiglia), con la simpatia e la genuinità di Mimmo.
I tre personaaggi interpretati magistralmente da Verdone hanno in comune la meta del viaggio e tre mezzi di comunicazione alquanto d'epoca.
Furio -avvocato romano residente a Torino alle prese con una famiglia quasi normale nelle sue manie patetico-ossessive intraprende il viaggio sulla sua Fiat 131 Panorama cl bianca cel 1978. Rappresenta il tipico uomo pignolo ed igienista allo stato estremo
Pasquale Di Amitrano emigrante italiano in Germania con la sua Alfa sud rossa lascerà casa per recarsi a Matera; è un personaggio che entra in antagonismo ideologico con Furio.
Mimmo ragazzo ingenuo su una Fiat 1.100 d verde del 1963 accompagnerà la nonna al seggio elettorale da Verona (che confonde con Vicenza) a Roma.
Il film è accompagnato dalle musiche di Ennio Morricone
Un buon prodotto che classifica ancora una volta (come in Un sacco bello) la capacità poliedrica del Verdone di interpretazione per personaggi di natura nazional-popolari in contesti del tutto diversi rappresentati dalle manie-ossessive, ingenuità e estraneità dei tre personaggi in cerca -questa volta non d'autore ma di un seggio elettorale.
Voto: 7
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