Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Spaccare in due questo film quasi perfetto è un impresa impossibile così come è impossibile scrivere una recensione senza tenere in considerazione ciò che avviene dopo; questo primo atto fa da presentazione dell' Italia degli inizi del Novecento (appunto), concentrandosi soprattutto sugli squilibri tra classi che ancora erano evidentissimi : i padroni erano i "tiranni" e i capi assoluti, e i "dipendenti" erano ridotti quasi ad un livello di schiavitù, non c' era da mangiare e non c' erano soldi, fu per questo che si andarono a creare i primi sindacati; la Grande guerra non aiutò di certo a migliorare, anzi, la nostra fu una vittoria "mutilata" ed il paese si trovava in uno stato di grande crisi, e fu proprio per questo (come viene detto alla fine della seconda parte) che Mussolini e i suoi amici si allearono con la Germania e si inventarono la scusa sulla supremazia italiana sul mondo, per poter ricominciare la produzione di armi e armamenti e poter distrarre il popolo ormai corrotto dal vero problema che si annidava dietro a tutto questo : una crisi che ci avrebbe distrutto. Qui vengono mostrati i primi gruppi di camice nere, e lontano lontano la nascita dell' ideale partigiano. Dalla parte di questo film, ci sono una colonna sonora magnifica, una fotografia da brivido, ed un cast da panteon di dività Greche, che rendono le atmosfere contemporaneamente tese, nostalgiche e affascinanti. Bertolucci non è più stato in grado di fare un film che arrivasse a simile bellezza (e mi riferisco a tutti e due gli atti).
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