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I ragazzi venuti dal Brasile

Regia di Franklin J. Schaffner vedi scheda film

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La recensione su I ragazzi venuti dal Brasile

di Marco Poggi
7 stelle

Da un best seller degli anni '70 una più che discreta versione cinematografica con due grandi attori, come Gregory Peck e Lawrence Olivier che si confrontano interpretando ruoli opposti, medico nazista e vecchio cacciatore di nazisti ebreo. Per quanto Peck abbia più scene e buchi lo schermo Olivier non è da meno,

Da un best seller degli anni '70 una più che discreta versione cinematografica con due grandi attori di quegli anni, come Gregory Peck e Lawrence Olivier, che si confrontano interpretando ruoli opposti, medico nazista, scappato e ancora vivo (addirittura il famigerato dottor Menghele, che faceva esperimenti proibiti sulle donne del terzo Reich, specie quelle che stavano aspettando dei figli),  e vecchio cacciatore di nazisti ebreo, sfuggito all'olocausto (decisamente un cambiamento, dopo il folle - ma guarda un pò - nazista/dentista  interpretato ne "IL MARATONETA", che tornenta Dustin Hoffman, con una tortura dei denti, che ha fatto la storia del cinema). Per quanto Peck abbia più scene e buchi lo schermo, risultando credibile come perfido scienziato nazista, Olivier non è da meno, grazie anche alle telefonate di un giovanissimo Steve Guttenberg pre-"SCUOLA DI POLIZIA" e suoi faccia a faccia con la sorella, interpretata da Lili Palmer. Davvero crudo e spietato il confronto finale fra i due, col bambino, un giovane clone di Hitler, e i suoi cani feroci di mezzo. Da ricordare anche il grande James Mason, nel ruolo di un altro gerarca nazista, con cui Peck si confioda. Simpatiche le comparse di Denholm Elliot, Micheal Gough, Rosemary Harris e Walter Gottell, facce note dei film di Indiana Jones, Batman, Spider-man/l'Uomo Ragno e James Bond.

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