Regia di Franco Rossi vedi scheda film
alberto è un cacciapalle, tipico italiota gretto, inconscientemente stupido, del tutto fuori della realtà che crede di giocare un ruolo attivo da galletto sciupa-femmine e si ritrova sepolto dai nefasti risultati del suo sconsiderato agire. naturalmente cosa fare quando ci si vede senza scampo?... scappare all'estero con la coda tra le gambette e piangere come un bimbetto sciocchino che è volato con la bicicletta in mezzo ad un cespuglio di rovi. il sordi-sordi, l'albertone nazionale tanto amato nel ruolo della vita. il subdolo profittatore che devi costantemente controllare perchè come distogli l'attenzione è subito pronto a rifare esattamente quello per cui è stato scoperto, redarguito e prontamente perdonato. sostenuto da una moglie, forse ingrigita anzitempo(ma si sa; il sodo lavoro fa passare la voglia di pazziare)che però lo ama nonostante tutto(interpretata da una strepitosa lea padovani)e impiegato in una società assicurativa nella quale è entrato grazie al solito curato, il "buon alberto" passa il suo tempo a cercare di godersi la vita, vantandosi di fantomatiche quanto irreali avventure sessuali e inseguendo femmine che non gli si concederanno mai e che in più lo cercheranno cercando da lui le svariate sciocchezze sbandierate e millantate per farsi grande ai loro occhi. alberto farà di meglio, ma diciamo che il ritratto del vacuo maschio peninsulare anche nell'esagerazione della commedia è sicuramente godibile.
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