Regia di Franco Rossi vedi scheda film
1954, l'anno di grazia dell'Albertone nazionale. Il seduttore è solamente uno dei tanti film interpretati da Sordi in quell'anno ed anche uno dei tanti costruiti addosso a lui, anche se Rossi riesce a mantenere abbastanza sobrio e contenuto l'estro dell'attore-istrione ed a realizzare un buon quadro psicologico, che cresce fino all'esplosione finale. Il personaggio è il clichè di Sordi: vanitoso e presuntuoso senza alcuna ragione, apparentemente convinto di essere chissà chi e chissà che, ma intimamente cosciente del proprio fallimento in ogni campo della vita. Insomma, uno degli stereotipi della commedia all'italiana. E questo film è pienamente inserito nel filone.
Alberto crede di essere un irresistibile seduttore, ma in realtà sa benissimo che, se sua moglie scoprisse i suoi tentativi di conquistare amiche, colleghe, sconosciute, lo lascerebbe e per lui sarebbe la fine. Per coprire la sua condotta discutibile monta una serie di bugie e sotterfugi che finiscono per incastrarlo; la moglie lo perdona, ma continua a tenerlo sotto controllo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta