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Il ventaglio di Lady Windermere

Regia di Ernst Lubitsch vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il ventaglio di Lady Windermere

di luisasalvi
10 stelle

Mi stupisce di non averne mai scritto (11-12-2005); l'ho già visto molte volte, sempre con entusiasmo. Considerato in genere il miglior film muto di Lubitsch, io fatico ogni volta a ricordare che è muto, tanto è parlato: la situazione, gli sguardi, le inquadrature, spesso in soggettiva, spesso ironiche, o drammatiche, lo rendono parlante, come quando Lady Windermere osserva Mrs. Erlynne corteggiata dalla mano di uno sconosciuto nascosto dietro le fronde di un albero, e crede che sia suo marito. Frequenti elissi evitano le banalità e accentuano di volta in volta l'ironia o l'umorismo o la commozione.

Lodato da molti, ma frainteso o del tutto inventato, poiché parlano di cinismo, mancanza di morale, finale pessimista e nero, forse, in parte, perché prendono il finale da quello, diverso, della commedia di Wilde da cui è tratto il film. Nel film il dialogo fra Mrs. Erlynne e la figlia Lady Windermere per convincerla a tornare dal marito è subito seguito dalla scena del ventaglio in cui Mrs. Erlynne salva la reputazione della figlia rimettendoci la propria anche davanti al fidanzato; ma non svela la propria identità, e in un finale "lieto" il fidanzato che dopo lo scandalo voleva lasciarla sale in auto con lei. La figlia, senza sapere chi lei sia, le resta grata e affezionata. E' il film più tenero e più morale di Lubitsch, feroce nei confronti delle ipocrisie vittoriane, ma in certo senso perfino comprensivo verso di quelle, poiché Lady Windermere ne fa parte, anche se non ne condivide le ipocrisie, e la madre, che vi aveva  rinunciato per una passione ma non per ribellione, ora insegna a rispettarne la morale, mentre dà alla figlia una grande lezione di vera dedizione (tanto più valida in quanto la figlia non sa chi lei sia). Il finalino con il fidanzato che sale in auto con lei può sembrare un cedimento commerciale, ma a me pare coerente allo stile del film ed alla sua grazia leggera… soprattutto dopo la battuta  di Mrs. Erlynne che, incontrandolo, gli dice che non lo sposerà più perché lui si era comportato male, la sera prima, lasciandola sola e unendosi alla disapprovazione generale dopo la scena del ventaglio; in precedenza lui si era già mostrato geloso per aver trovato un sigaro nel posacenere di lei, che gli aveva  rinfacciato di credere alle apparenze, prima di dimostrargli che quel sigaro era stato lasciato da lui la sera prima. 

(9-11-2019) continuo a rivederlo con piacere. Molti commenti hanno perso battute del testo, che sono poche, essenziali, e non dovrebbero essere trascurate. Altri si sono riferiti al testo di Wilde, che dà un senso diverso (opposto?) alla vicenda. Anche la vicenda è narrata per punti essenziali al senso complessivo, anche nei dettagli, che non vanno trascurati.

La sintesi più dettagliata e priva di errori che ho trovato è quella della versione inglese di Wikipedia (non capisco perché l’autore della versione italiana non si è limitato a tradurre dall’inglese, anziché inventarne una piena di errori), ma anche quella omette tre fatti (e un altro riferisce in modo scorretto), fra loro collegati e apparentemente trascurabili ma in realtà importanti per capire il senso del film e la netta differenza rispetto alla commedia di Wilde: Lord Augustus Lorton, "London's most distinguished bachelor", che frequenta discretamente, ma sempre più intimamente, Mrs. Erlynne, un giorno nota a casa di lei un sigaro lasciato nel posacenere e indaga su chi è stato lo sconosciuto visitatore, mostrandosi geloso. Erlynne gli fa vedere che è quello da lui lasciato il giorno prima e lo rimprovera per i suoi sospetti infondati e per il fatto che non ha alcun diritto alla gelosia poiché non la ama… altrimenti la sposerebbe. Subito dopo Erlynne chiede a Lord Windermere di invitarla al ricevimento dato in occasione del compleanno della moglie, perché questo la renderebbe socialmente accettabile come sposa per Lord Lorton. In ansiosa attesa dell’invito, quando finalmente Erlynne riceve la lettera non la apre neppure, e solo quando i commessi dei Windermere negano che lei faccia parte degli invitati apre la lettera e vede che era, con tante scuse, di rifiuto dell’invito perché Lady Windermere non vuole riceverla. In questo momento entra Lord Lorton  che la saluta con evidente piacere, lieto di vederla a un ricevimento importante. I commessi si guardano e decidono che data l’importanza di Lord Lorton devono lasciar passare Mrs. Erlynne, che infatti entra senza indugio; invece Wikipedia dice “but then Lord Lorton arrives, and she uses him to gain entry”; non è esatto e trae in inganno: Lord Lorton non sospetta e non deve sospettare di essere lui il lasciapassare per lei. Infatti, convinto che lei sia stata accolta in società, si decide a chiederla in sposa, come lei aveva previsto: altro dettaglio essenziale omesso dal resoconto di Wikipedia. È evidente che anche l’importante Lord Lorton si adegua alle convenzioni sociali, come aveva previsto Erlynne. Infine, terzo fatto omesso, a casa di Lord Darlington, dove le due donne nascoste spiano dal buco della serratura il ventaglio dimenticato sul divano, Lord Lorton seduto proprio accanto lo vede, lo prende e ridendo lo mostra agli altri, denunciando la vergognosa presenza qui di Lady Windermere e quindi provocando la gelosia del marito e un conseguente scandalo. A questo punto Erlynne, per salvare l’onore e il matrimonio della figlia, entra dicendo di aver preso lei, per errore, il ventaglio di Lady Windermere; così perde la speranza di matrimonio e di accettazione in società e decide di tornare all’estero. Ma il giorno dopo incontrando Lord Lorton lo rimprovera per il suo comportamento vergognoso per aver mal giudicato una signora in base alle apparenze provocando uno scandalo che lei ha evitato. Lord Lorton la segue, presumibilmente per scusarsi e… farle accettare la sua proposta di matrimonio, per un suggerito sorridente “lieto fine”. La successione di tutti questi fatti omessi o travisati ovviamente fa perdere di vista il senso del film, che è proprio di necessità di non fidarsi delle apparenze, e nello stesso tempo di imparare a rispettare in modo corretto le convenzioni sociali, senza divenirne schiavi.

Tutt’altro che “cinica e feroce”: una lezione d’amore gestito con saggezza e prudenza…

 

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