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Alien: Covenant

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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La recensione su Alien: Covenant

di champagne1
6 stelle

Quando l'astronave Covenant, in missione di colonizzazione planetaria con a bordo oltre 2.000 coloni addormentati nel sonno criogenico, viene colpita da una tempesta neutrinica e va in avaria, subendo danni a causa dei quali il suo stesso capitano muore, l'equipaggio viene risvegliato dall'androide Walter.

Il primo ufficiale assume il comando della missione e, quando intercetta un segnale (musicale?) proveniente da un vicino pianeta, abbandona l'originario progetto di viaggio e decide di andare a indagare ...

A chi giova l'iterazione? Questo meccanismo piace molto ai bambini che vogliono che si ripeta loro sempre la stessa storia, anche se ormai la sanno a memoria. E gli spettatori della saga di Alien cosa potrebbero dire di questa ripetizione ad oltranza?

Me lo sto chiedendo io stesso.

Perché questi inizi sempre uguali, un po' in fotocopia, di rotte deviate, contatti e azioni imprudenti di fronte a strutture sconosciute, fino alla comparsa - con variazioni di volta in volta più o meno sottili - delle mostruose e potentissime creature xenomorfe, la lenta ma inevitabile decimazione fino al faccia a faccia disolito in un luogo chiuso (magari in una navicella spaziale) da cui il mostro deve (?) essere espulso, sanno un po' di deja-vu.

Oppure è proprio questo che piace e ci rassicura: risentire sempre la stessa storia, magari condita con particolari diversi, ma sempre con lo stesso epilogo.

Anche se poi in questo capitolo che si pone circa 20 anni dopo Prometheus e molto prima di quello eroico della prima Sigourney Weaver ha qualcosa in più: questo personaggio mefistofelico, intelligente quanto curioso e amorale, nei panni dell'androide David che incarna il nuovo corso che Ridley Scott vuole imprimere alla sua saga: una fantascienza filosofica sempre meno horror.

E dunque restiamo in attesa del prossimo capitolo per vedere quali saranno i punti di contatto e quelli di svolta.

 

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