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Apprentice

Regia di Boo Junfeng vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Apprentice

di alan smithee
7 stelle

FESTIVAL DI CANNES 2016 - UN CERTAIN REGARD

Imparare a fare il nodo al cappio....

Da Singapore un valido dramma carcerario che non rinuncia ad attraenti atmosfere noir.

Aiman, un giovane poliziotto viene trasferito di incarico presso un carcere di massima sicurezza.

Per questo si trasferisce dalla sorella maggiore, rimasta zitella, e cerca di adattarsi allo spirito e all'ambiente nuovo di lavoro, oltre che alla convivenza con la sorella.

Tra gli altri particolari, emerge che il padre dei due fu condannato a morte proprio in quel carcere e giustiziato dallo stesso boia, ormai anziano, che opera da quarant'anni scrupolosamente presso quel penitenziario.

Quando ad Aiman si presenterà l'occasione di rendersi utile per quell'uomo, e verrà prescelto dallo stesso come suo aiutante di fiducia, il ragazzo accetterà il ruolo, affascinato dall'idea di poter rapportarsi con l'esecutore del padre, spinto da un sentimento misto tra vendetta ed attrazione malsana che lo lega al collega.

Per questo cercherà di celare la sua provenienza dal lato paterno, mettendosi nei guai.

Thriller carcerario condotto in modo interessante, permettendo di goderci la maturazione di personalità e caratteri di una persona sconvolta da un episodio che gli ha condizionato la vita, ma nello stesso tempo attratta dalla figura del boia, giustiziere senza pietà o custode degli ultimi momenti di vita, abile e preciso calcolatore dei sistemi necessari per assicurare una dipartita istantanea senza sofferenze?

Quesiti devastanti per Aiman, ed inquietanti per noi spettatori, proiettati, anzi catapultati nella vicenda in modo quasi morboso, in un crescendo emotivo che ha effetti quasi disturbanti, ma segno evidente che il film raggiunge il suo scopo e trova la via più efficace per affrontare una tematica scottante, quello della pena di morte come sentenza legalizzata ancora in molte parti del mondo, sviscerandone tutti i retroscena, macabri, incoerenti, spesso assurdi.

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