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La casa degli Zombi

Regia di Robert Voskanjan vedi scheda film

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La recensione su La casa degli Zombi

di giurista81
4 stelle

Atipico zombie movie che ha il pregio di essere precedente a Zombi (1978) di George A. Romero, film che lanciò definitivamente il sottogenere e permise anche al qui presente The Child di arrivare in Italia, non a caso, col titolo La Casa degli Zombi.

Lo scrive e lo dirige con budget praticamente azzerato lo sconosciuto Robert Voskanian, autore di cui non si sa pressoché niente e che non dirigerà altro. I limiti della produzione sono evidenti, così come i buchi narrativi, a tratti enormi (non si capisce come la ragazzina riesca a controllare gli zombi), tuttavia Voskanian garantisce, soprattutto sul versante tecnico, un'apprezzabile tecnica e una cura nella messa in scena sufficiente (a parte il montaggio infarcito di dissolvenze). Si ravvedono un uso massivo (anche troppo) di nebbie artificiali, una soluzione che sarà ripresa (in maniera decisamente più curata) dagli zombie movie di Lucio Fulci (su tutti Paura nella Città dei Morti Viventi), e  qualche soluzione splatter (si noti che solo l'anno successivo lo splatter avrebbe definitivamente debordato dai limiti political correct) che toccano l'apice con un'accettata in capo a una ragazzina di dieci anni (non male) che sembra uscita d un libro di Stephen King (è telecinetica come la ben più famosa Carrie). Imbarazzante il trucco degli zombie, a metà strada tra maschere scheletriche e zombi romeriani. Voskanian, probabilmente consapevole dei limiti, cerca di ridurre al minimo la presenza in scena dei morti viventi ma, alla fine, è costretto a mostrarli e la cosa non fa bene al film. Da notare anche l'andamento dei morti viventi che ora barcollano e ora si muovono assimilabili a uomini che tentano un'aggresione. 

La protagonista urla in continuazione, eppure la sua prova recitativa, così come quella degli altri attori, resta professionale. 

In definitiva, considerando il tutto, è un horror marginale che non precipita nella mediocrità più assoluta (si veda la buona fotografia) pur pagando un soggetto poco accattivante (soprattutto poco sviluppato dalla sceneggiatura) e preoccupanti cali di ritmo. La carenza dei fondi viene mascherata da un continuo giocare con gli effetti sonori (mugugni degli zombi), una martellante colonna sonora e un interessante impiego delle soggettive con movimenti di macchina che dimostrano la conoscenza del genere da parte del regista (l'atmosfera è quella buona). Resta comunque un horror per gli amanti degli z-movie.

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