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Allied - Un'ombra nascosta

Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Allied - Un'ombra nascosta

di starbook
7 stelle

Vedere 'Allied - Un'ombra nascosta' è come sfogliare il bignami di storia riferito alla filmografia di Alfred Hitchcock che pare venga omaggiato, con questo tributo, già dal titolo.

Dalla prima sequenza: nel deserto la mente vola alla scena principale, uomo contro aereo, Cary Grant in 'Intrigo internazionale'; seconda sequenza incontro con la moglie (per procura) e viene alla mente il capostipite dei film di spionaggio con infiltrati e liaison amorosa da 'Notorious - L'amante perduta'; terza sequenza, sui tetti di Casablanca, il voyerismo: riferito alla comare curiosa seminascosta dalla penombra che osserva le effusioni della coppia Pitt-Cotilliard sui tetti di Casablanca da 'La Finestra sul cortile'. 

Continuando con le citazioni: Il Marocco, locotion iniziale, come ne 'L'Uomo che sapeva troppo', la doppia identità della donna (Vertigo), la natura che si scatena contro l'uomo (tempesta di sabbia): nella sequenza con i protagonisti protetti nell'automobile, come nella scena finale de 'Gli Uccelli'; poi 'Il sospetto' e 'L'ombra del dubbio': così evidenti nelle fasi finali di questa pellicola, ecc. ecc. 

Ho pensato che fosse una scelta filologica-tributo al maestro della suspence che coprisse l'intera durata del film, un lungo omaggio citazionistico, che manda in brodo di giuggiole cinefili e critici.  

Un esercizio di stile simile, ma non uguale, a quello 'tessuto' da Georgy Palfi, con l'ausilio del maestro Bela Tarr, che 'incollando' frammenti di film famosi di pochi secondi realizza un'opera autonoma con tanto di trama in 'The final cut'.

Comunque al netto delle mie interpretazioni citazionistiche vere o presunte tali, bisogna dire che il 'prodotto confezionato' da Zemeckis risulta convincente, una mistura tra storia d'amore e spionaggio con un finale non banale e soprattutto privo dell'happy end che molti aspettavano.

Un epilogo a favore della verosimiglianza storica, consideriamo che la vicenda si svolge durante la seconda guerra mondiale in cui vige la legge marziale.

Un immergersi nel genere dello spionaggio con stile vintage ma con risorse economiche consistenti e soprattutto effetti speciali, utilizzati nelle concitate scene dei bombardamenti e nelle sparatorie, veramente ben realizzati.

Il limite di tutta l'operazione, e purtroppo bisogna ripetersi, è quello di non rischiare: gli enormi mezzi (risorse economiche) che Hollywood mette in gioco devono creare profitto quindi  regista solido-soggetto solido-cast solido. Pare però che al botteghino i produttori siano stati un pò delusi, nonostante la mano data dal compianto Alfred.

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