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Allied - Un'ombra nascosta

Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film

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EvilDevin87

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La recensione su Allied - Un'ombra nascosta

di EvilDevin87
5 stelle

Robert Zemeckis per me è sempre stato un grande. Un regista che, come Burton e Spielberg, ha diretto pellicole che mi hanno divertito, colpito, stupito, formato e che hanno oltremodo contribuito a farmi appassionare alla settima arte fin da quando ero bambino. Ha sempre avuto alti, medi e bassi, certo, ma ha sempre mantenuto intatta la sua classe, la sua curatissima direzione degli attori, la sua messa in scena freschissima e il suo grande amore per il cinema. Ecco, prendete questi elementi, toglieteli di mezzo e ditemi cosa ne viene fuori. Lo dico io, va’: “Allied” è il risultato. Un film che mi ha cocentemente deluso, ed è a malincuore che mi ritrovo a stroncarlo. Ma andiamo per gradi.

La storia è ambientata durante il secondo conflitto mondiale ed è quella di due spie, Max e Marianne, (la coppia Brad Pitt/Marion Cotillard) che devono compiere la missione di uccidere l’ambasciatore tedesco a Casablanca. La missione la svolgono sotto copertura, fingendo di essere una coppia sposata, finchè non succede che i due si innamorano davvero. A missione compiuta andranno a vivere in Inghilterra, dove avranno una figlia. Ad un certo punto si scopriranno terribili verità su Marianne, sospettata di essere una spia dei tedeschi.

C’è da dire che le scene di guerra e le parti noir si difendono bene, sono ben gestite e insieme si legherebbero molto bene tra di loro. Ma c’è una cosa che non va, che poi sarebbe il collante che dovrebbe tenere insieme l’intero film, ed è la storia d’amore tra i due protagonisti. Di un finto, retorico e diabetico che non riesce ad andare giù. La storia d’amore inizia praticamente di botto, senza che si riesca mai a capire da dove sia effettivamente iniziata, che feeling lega i due personaggi e sommando questi elementi risulta soltanto forzata. Ricattatoria la definirei, visti i ripetuti momenti da lacrima movie appiccicati con lo sputo in qua e là. E a dirla tutta, come coppia non sembrano neanche granchè affiatati. Parlando un attimo dei due personaggi, non sono scritti male. Ma neanche bene. Semplicemente, non sono scritti. Vanno dove li porta la sceneggiatura e basta.

Vani sono anche gli sforzi del buon Zemeckis di ammantare questa love story con uno stile hollywoodiano classico per tentare di farla accettare allo spettatore, di inserirci un MacGuffin, di mettere il tutto sullo sfondo di una guerra totale… All’interno di questa sceneggiatura, benchè non manchino i bei momenti, manca completamente un qualcosa che riesca a far amalgamare efficacemente il tutto e il film ne esce irrimediabilmente vacuo, stantìo e fallimentare. Il finale poi è ciò che conferma quanto ho detto: di uno sconclusionato, forzatamente tragico e cerchiobottista che se al posto degli ultimi 5-10 minuti ci fosse stato un minuto di scritta “vaffanculo” a caratteri cubitali sarebbe stato lo stesso. Finali come questi per me dovrebbero essere banditi a vita dal cinema in futuro perchè non se può veramente più. Erano già vecchi e fastidiosi negli anni ’90, adesso siamo oltre l’indecenza.

Nel complesso ho avvertito svogliatezza e poca convinzione da parte del regista, che sembra aver accettato di fare il film più per pagare le bollette che per regalare del bel cinema dal retrogusto hitchcockiano. Non che “Allied” sia totalmente privo di momenti che ammiccano al vecchio cinema hollywoodiano e di parti a sè abbastanza riuscite. Il mestiere c’è sempre, ma purtroppo a questo giro non è stato sufficiente. Peccato davvero, perchè con un pizzico di cinismo in più e meno melassa sarebbe venuto fuori un film interessante. E invece ci siamo dovuti beccare una paccottiglia melensa per gente che ha voglia di spegnere il cervello e lasciarsi trascinare da facili e superficiali sentimentalismi.

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