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Welcome to Norway

Regia di Rune Denstad Langlo vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Welcome to Norway

di alan smithee
5 stelle

La via della solidarietà non proprio come scelta intima e personale, ma come strumento per dirottare una barca diretta verso le rapide di un disastro finanziario, verso rive e sponde più tranquille.

Primus gestisce un vecchio albergo di cui è proprietaria la sua famiglia da diverse generazioni.

Ma gli affari vanno male, le stagioni turistiche non decollano e la sua struttura invecchia senza che egli sia più economicamente in grado di sopperire alle esigenze di obsolescenza insite nelle strutture ormai datate.

Per non fallire, decide pertanto di lasciare da parte la sua diffidenza nei confronti degli stranieri, e di offrire la sua struttura affinché possa essere adattata a centro di accoglienza per profughi richiedenti asilo.

Peccato che i suoi primi cinquanta ospiti non siano proprio gente disciplinata e caratterialmente docile, e che ognuno di essi manifesti esigenze che nemmeno parte della sua clientela turistica osava manifestare.

Si aggiunga l’ossessione di un controllo da parte di una commissione che infligge pochissimi giorni affinché la struttura possa passare i controlli previsti, ed una bibliotecaria infatuata del protagonista, in grado di elargire la somma necessaria per attuare le veloci ristrutturazioni, solo in cambio di alcune inequivocabili e imprescindibili prestazioni da parte dell’incauto titolare, peraltro sposato e con famiglia in loco.

Una lieve commedia norvegese che si poggia su un fenomeno che ormai tutta Europa conosce e vive nelle sue spesso drammatiche circostanze, che tuttavia si sforza per mantenere i toni lievi della commedia degli equivoci in cui la solidarietà e la comprensione, nonostante le mille vicissitudini, contrasti caratteriali, etici, razziali e culturali, finisce per averla vinta sul caos e l’incapacità di comprendersi e trovare un accordo.

Un film lieve, innocuo, e che punta sulla carineria e su un umorismo nordico non proprio coinvolgente, fin troppo sulle righe o sospeso, che tuttavia ci pare qui non sempre funzioni come ci si potrebbe aspettare.

Dal regista Rune Denstad Langlo, quello di Nord, del 2009, in cui ci sembrava aver fatto di meglio.

 

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