Regia di Jean-Jacques Annaud vedi scheda film
Mi sono decisa a rivederlo dopo oltre 25 anni e ho capito perché da allora mi ero limitata a vederne dei brevi frammenti in occasione di qualche passaggio televisivo. Credevo fosse solo perché una volta svelato il mistero aveva perso gran parte del suo interesse, ma non è solo quello. La prima parte del film è buona e scorre in maniera piacevole riuscendo a calibrare abbastanza bene divertimento e tensione e i due protagonisti sono simpatici. Ma verso la fine, dal momento in cui arriva Bernardo Gui sembra perdere la bussola, inizia a diventare sempre più insensato fino a giungere al finale e alla soluzione del mistero, che effettivamente già la prima volta mi aveva delusa. Un film che gioca sui soliti luoghi comuni sul Medioevo e in cui ancora una volta si assiste alla confusione tra persecuzione delle dottrine eretiche e caccia alla streghe: passi la condanna dei due seguaci di Dolcino (anche se qui appare come una forzatura), ma cosa c'entra la ragazza accusata di essere una strega e di aver svolto un rito satanico? Dopo la prima visione avevo deciso che non valeva la pena di leggere il libro, adesso invece mi resta la curiosità di vedere se nel libro, con un maggiore approfondimento delle argomentazioni, il tutto riesce ad acquistare un maggiore senso.
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