Un gruppo di cinque collegiali appena diplomati affittano una casa nel bosco ma a poco a poco iniziano a cadere vittime di un raccapricciante virus, che attira l'attenzione indesiderata degli abitanti del posto. Man mano che il virus si diffonde nel gruppo, gli amici vedranno i loro veri sentimenti e personalità venire in superficie mentre lottano per la sopravvivenza.
Eli Roth produce e scrive il remake del suo film d'esordio. Di fatto, rispetto al modello non cambia un virgola ma solo il parco attori (sostituiti, ovviamente, non essendo più teenagers quelli del 2002). Interessante se non si è visto l'originale altrimenti rimane un doppione, senza alcun significato se non quello "economico".
Pur mancando l'ironia grottesca dell'originale - caratteristica che ai tempi non mi entusiamò - il Cabin Fever di Travis Zariwny gioca molto bene le sue carte. La febbre mortale che devasta i corpi e le anime dei protagonisti è palpabile e ben reso esteticamente. La modulazione narrativa è tradizionale, ma la regia sa infondere la giusta atmosfera.
Cinque collegiali -Jeff, Marcy, Paul, Karen e Bert- raggiungono una baita di montagna, con l'intenzione di passare il week end prendendosi una pausa dalla frenesia della vita ordinaria. Mentre si formano due nuove coppie, Bert si diletta con un fucile dando la caccia a qualche animale. Per una disattenzione, il ragazzo colpisce un uomo che sembra versare in condizioni critiche:… leggi tutto
Mai un percorso tematico fu più "in tema". La ricerca preliminare ha restituito una lista piuttosto corposa, anche se varia e diversificata nei generi, nelle trame, nelle cornici storiche. Ci troviamo di fronte…
Cinque collegiali -Jeff, Marcy, Paul, Karen e Bert- raggiungono una baita di montagna, con l'intenzione di passare il week end prendendosi una pausa dalla frenesia della vita ordinaria. Mentre si formano due nuove coppie, Bert si diletta con un fucile dando la caccia a qualche animale. Per una disattenzione, il ragazzo colpisce un uomo che sembra versare in condizioni critiche:…
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Eli Roth produce e scrive il remake del suo film d'esordio. Di fatto, rispetto al modello non cambia un virgola ma solo il parco attori (sostituiti, ovviamente, non essendo più teenagers quelli del 2002). Interessante se non si è visto l'originale altrimenti rimane un doppione, senza alcun significato se non quello "economico".
leggi la recensione completa di undyingPur mancando l'ironia grottesca dell'originale - caratteristica che ai tempi non mi entusiamò - il Cabin Fever di Travis Zariwny gioca molto bene le sue carte. La febbre mortale che devasta i corpi e le anime dei protagonisti è palpabile e ben reso esteticamente. La modulazione narrativa è tradizionale, ma la regia sa infondere la giusta atmosfera.
commento di scapigliato