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Un uomo tranquillo

Regia di John Ford vedi scheda film

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La recensione su Un uomo tranquillo

di montelaura
8 stelle

Tutta la passione che nutro per questo film è racchiusa nella splendida scena del 'bacio': John Wayne, appena arrivato nella deliziosa Inishfree, visita l'incantata casetta della sua infanzia, Rosa di Maggio, che ha appena acquistato, e sorprende Maureen O'Hara che vi si era intrufolata per mettere un po' in ordine. Ella cerca di fuggire, apre la porticina del cottage, ma Wayne l'acchiappa e la bacia al volo. Una sequenza veloce, colorata della passione di una terra magica e incredibile, tenera e selvaggia al tempo stesso, che rimane impressa per tutta la vita. "Un uomo tranquillo" è un piccolo gioiello, un 'divertissement' che John Ford si è concesso, omaggiando la sua terra d'origine. Tutta la pellicola, fin dai primissimi istanti, trasuda l'atmosfera e lo spirito irlandesi, dalla stupenda fotografia, ai paesaggi mozzafiato; dalla colonna sonora di struggenti canzoni tradizionali irlandesi, ai singoli personaggi, che rispecchiano perfettamente un modo d'essere che tuttora sopravvive, regalandoci una malinconica stretta al cuore e tanto rimpianto per un mondo che forse nn c'è più. Memorabili e continue le scene indimenticabili di questo film: ogni diverbio tra Maureen O'Hara/Mary Kate Denaher e John Wayne/Sean Thornton, dal bacio al volo, al ritorno a piedi dalla stazione; ogni incontro-scontro tra il nostro uomo tranquillo e il collerico fratello di lei, l'indimenticabile Andrew McLaglan, culminanti con la mitica scazzottata finale. Ma ciò che rimangono impressi sono anche la faccia e l'ironia di "Michelino"/Barry FitzGerald, e tutta una galleria di personaggi che sono poi gli stessi volti che compongono la grande famiglia di John Ford, che lo seguono ovunque nei suoi indimenticabili western e che quindi sn approdati anche in questa magica, semplice, dolcissima terra (ad esempio, l'immancabile Ward Bond, colonnello-sceriffo-prete preferito di Ford, o Ken Curtis, il suo 'menestrello' anche in "Sentieri selvaggi"), facendoci sentire un po' a casa nostra, così circondati da volti noti. Un film che dell'Irlanda ha il suo humor nero e un po' non-sense, la sua magia, la sua malinconia, la sua innegabile cocciutaggine, la sua sete di vita. Non c'è che dire, uno stupendo omaggio, John!

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