Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Un minestrone; troppi ingredienti e nessuno spessore o, visto il riferimento culinario, sapore. C’è solo la Huppert che tenta di reggere un film men che mediocre; lo fa con le sue innegabili capacità attoriali, con la sua spesso impareggiabile espressività. Fuori da questo il vuoto, tanta banalità, nessuna introspezione psicologica. Una carrellata di storture comportamentali contemporanee e un irritante pseudo lieto fine. Un po’ grottesco, un po’ thriller, un po’ atto d’accusa asettico e irrisolto. Troppa carne al fuoco e tutta cucinata male. Bagnetto ristoratore post-stupro e si riparte alla grande. Non mi è piaciuto. PS4 Sony ringrazia...o forse occultamente foraggia. Mi fermerei qui.
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