Regia di Sergio Martino vedi scheda film
E' un film che secondo me ha chiari meriti accanto a chiari difetti. Ai primi appartiene la regia, che è buona e solida, e fa uso di tecniche interessanti volte a costruire la suspense generale. Martino riesce anche a costruire buone atmosfere, silenziose e infide, oppure momenti di grande tensione. Si pensi ad es. quando l'uomo sale per le scale e lei terrorizzata guarda da sopra, ma di lui si vedono quasi solo i riflessi sulla balaustra. La narrazione di per sé è spigliata, forse qualche volta addirittura troppo veloce. La Fenech rivela poi di essere una discreta attrice. Trovo anche molto buona la sequenza dell'incubo iniziale, che riesce ad essere onirica e inquietante, come un vero brutto sogno.
Ciò che non va è secondo me la sceneggiatura, che trascura di sviluppare o spiegare certe piste importanti che vengono aperte nella prima parte. Si pensi ad esempio al convivente della protagonista, e al ruolo che ha avuto in quello strano incidente in cui lei ha perso il bambino che portava in grembo. Le sue stesse allucinazioni e incubi suggeriscono più volte che l'uomo non è completamente innocente, o anche peggio, come pure l'atteggiamento di lui verso il fatto che lei cerchi di capire e di guarire da quelle visioni. Mi chiedo quindi come, pur lavorando con impegno sugli altri fronti, il regista abbia poi accettato quei buchi di sceneggiatura. Ho trovato poi orribili le musiche che accompagnano la messa nera, anche se forse intendevano essere tali.
Ci sono parecchi morti e un po' di sangue, ma a un livello tollerabile per i miei gusti. Il genere, però, avrebbe avuto tutto il tempo di degenerare. E Martino avrebbe cominciato a buttare su i suoi film. Tutto sommato, da vedere.
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