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Turné

Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Turné

di axe
7 stelle

Dario e Federico sono amici e colleghi. Lavorano, quali attori, in una compagnia teatrale; hanno due caratteri molti diversi, sono "complementari" tra loro, ed infatti sono amati dalla stessa donna, Vittoria, la quale, ad inizio narrazione, vorrebbe lasciare Federico per vivere liberamente una storia con Dario. i due amici partono per un giro di spettacoli, durante il quale Dario ha l'incombenza di riferire ciò all'amico, il quale immagina che il suo rapporto con la ragazza sia semplicemente in crisi. Nel corso della tournée, i diversi eventi che interessano i due amici - ai quali, successivamente, si aggiunge Vittoria - di natura sia professionale (Federico, considerato un attore di second'ordine rispetto a Dario, è inaspettatamente selezionato per recitare in un film, ma è ciò che vuole veramente ?), sia sentimentale, svelano i rapporti tra i personaggi e ne definiscono le sorti. Gabriele Salvatores realizza un film "on the road" all'apparenza molto semplice. Non lo ambienta in posti esotici o comunque dagli elevati connotati simbolici, si limita a selezionare alcune località italiane molto diverse tra loro. Si concentra sulla caratterizzazione dei personaggi. Dario, interpretato da Diego Abatantuono, è un uomo dal carattere esuberante, positivo, sicuro di sè. Il contrario di Federico (Fabrizio Bentivoglio), crepuscolare, insicuro, incapace di sganciarsi da ricordi e connotati del passato, ed incidentalmente follemente innamorato di Vittoria. La giovane - Laura Morante - è a dir poco confusa. Apprezza l'amore, romantico e disperato, di Federico, ma non ama alcune caratteristiche del suo carattere. Lo considera, e lo dice apertamente, un "fuoco di paglia", un inconcludente. Pertanto finisce tra le braccia di Dario, del quale apprezza la positività. La conclusione, che racconta di come Vittoria si allontana dai due, potrebbe essere legata ad un'errata valutazione di questi caratteri. Federico sembra riacquistare una certa sicurezza in seguito all'occasione che gli consente di "spiccare il volo", mentre Dario rimane deluso da ciò. Tutto ciò esalta l'essere complementare dei due amici, il cui profondissimo legame resiste sia alle controversie lavorative, sia a quelle sentimentali. Vittoria comprende di non avere spazio alcuno tra i due, che si sono completati a vicenda. Presa consapevolezza di ciò, si pone all'esterno di quel contesto, facendo "sintesi" di tutto ciò. Si parla qua e là di questo film come racconto di una fuga dalla realtà. Mi sento di non condividere questa impostazione. Gabriele Salvatores, pur utilizzando contesti e sequenze tipiche di un film "di viaggio" descrive con preciso realismo un'amicizia, lasciandone cogliere la natura irrazionale che ne sostiene l'essenza e la sopravvivenza. Buon film, ben interpretato, ricco di spunti di riflessione.

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