Regia di Lawrence Kasdan vedi scheda film
“C’è chi non si muove dalla sua poltrona sognando di viaggiare, e c’è chi è costretto a viaggiare e passa il tempo sognando la sua poltrona”. Così sembra essere il destino del protagonista, un ottimo Hurt alle prese con una via di fuga dall’opprimente ricordo del figlio morto. In realtà il viaggio e la fuga sono solo il pretesto di un film molto intimista, forse a tratti troppo contorto nell’inseguire le difficoltà esistenziali di tutti i protagonisti, ma comunque gradevole. Unica pecca, a mio parere, un finale abbastanza scontato e quasi accellerato rispetto a tutto il ritmo generale del film.
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