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I tre banditi

Regia di Budd Boetticher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I tre banditi

di maltese falcon
10 stelle

Nella filmografia di Budd Boetticher il ricorrente e implacabile sentimento di vendetta si consuma in
trame concise e in lungometraggi di breve durata. Ne I tre banditi (The Tall T, 1957) è indiscutibilmente
il destino a determinare gli eventi e non più solo rancore e aggressività: il rancher Pat Brennan (l’immancabile
Randolph Scott, al terzo film dei sette realizzati con il regista) perde il cavallo ad una scommessa e,
rimasto appiedato, riceve un passaggio da un vecchio amico che conduce una diligenza su cui viaggiano
gli sposi Doretta, figlia ed ereditiera di un ricco proprietario minerario, e il contabile Willard Mims. Durante
il tragitto sono assaliti da tre banditi capeggiati da Frank Usher, Doretta e Brennan vengono rapiti, lei
in ostaggio per il riscatto e lui come prigioniero.
Lo stile inconfondibile e minimalista di Boetticher è racchiuso nell’esemplare sequenza che ritrae il
solitario protagonista avanzare a piedi lungo il polveroso sentiero portando con sé la sella. Traspare la
profonda capacità di conciliare e condensare le specificità del genere (l’eroe solitario, i banditi, gli indiani,
violenza e benevolenza, giustizia e sopraffazione, incontro-scontro e sparatoria finale) in uno spazio
delimitato (nel film l’ambientazione rocciosa e desertica di Lone Pine), in un periodo temporale delineato
(ventiquattro ore), senza esprimere giudizi sociali e accentuare la tensione drammatica degli eventi,
soffermandosi sulla dimensione antropologica e comportamentale. Allo schivo mandriano Pat Brennan,
coraggioso ed audace, costretto anche a misurarsi con le proprie debolezze e sentimenti, si contrappone
la coppia di sposi che conduce una vita dai forti interessi sociali ed economici, in particolare il vile marito,
che cede la moglie in cambio della libertà e ne organizza il riscatto alleandosi con i banditi.
La citata sequenza, come essenza del cinema di Boetticher, sottintende l’imminente caduta del mito,
dell’eroe virile e spavaldo del leggendario western tradizionale, e anticipa l’era revisionista e crepuscolare
di Sam Peckinpah, Sergio Leone, Robert Aldrich e Arthur Penn. (Terra Lontana)

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