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Tolgo il disturbo

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Tolgo il disturbo

di Argan
6 stelle

Augusto dopo aver trascorso 18 anni in manicomio torna a casa, non ancora del tutto guarito, ovviamente tutto sarà diverso, non riuscirà ad abituarsi a condividere la casa con la nuora, il suo nuovo compagno e la loro figlia viziata e vanitosa, ma instaurerà un bel rapporto con la sua nimote naturale, Rosa; Il loro rapporto però si complica, diventa ambiguo, Augusto sembra innamorarsi della bambina e lei sembra ricambiare; Quando la nuora si rende conto delle sue condizioni, non tollera più la sua presenza, Augusto deciderà quindi di fuggire di casa per evitare di essere rinchiuso nuovamente in manicomio, sua nipote lo seguirà. Dino Risi è stato uno dei nostri registi migliori, assieme a Monicelli, Comencini, De Sica e Fellini, ha innalzato il livello del nostro cinema, rendendolo così particolare ed apprezzato, peccato che registi come loro adesso si sono "estinti", sicuramente in Italia esistono ancora tanti registi talentuosi, ma l'organizzazione del nostro cinema non permette loro di emergere, ormai non si pensa più a "creare" ma ad "emulare", un regista non ha la libertà di sperimentare, è oppresso dall'esigenza di incassare, punta quindi su prodotti "sicuri" anche se scadenti. Esistono però alcuni registi che apprezzo molto, come Sergio Castellitto, Giuseppe Tornatore, Paolo Sorrentino, che conservano ancora una loro individualità. Nella recensione di filmtv ho letto "Bravo Gassmann", dovrebbe essere un complimento ovviamente, e sicuramente lo sarà per qualunque attore, ma riferito a Vittorio Gassmann per me è come se fosse un'offesa, lo ritengo il migliore attore italiano che sia mai esistito ed anche uno dei migliori al mondo, è incredibile come riesce ad esprimere delle emozioni così "reali", adatto a recitare in qualunque tipo di film ed in qualunque contesto, ci sono attori anche contemporanei che ritengo alla sua altezza, come Al Pacino, Robert De Niro, Sean Penn o Jack Nicholson, ma penso che in quanto ad eclettismo sia unico, irraggiungibile, peccato che la sua immensità viene in parte affievolita da un figlio incompetente che ne rovina il meraviglioso ricordo.

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