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American Sniper

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su American Sniper

di Storiedicinema
6 stelle

Tra le uniformi e Clint Eastwood c'è sempre stata attrazione. Dopo aver raccontato la storia di Gunny, veterano del Vietnam, e portato al cinema la seconda guerra mondiale con la battaglia di Iwo Jima (con la splendida trovata di farne due film e mostrarci lo scontro con gli occhi di entrambe le fazioni), stavolta ci racconta la ben più recente guerra in Iraq. E lo fa narrando la storia del miglior cecchino che l'America abbia mai avuto. Chris Kyle ama la sua nazione, amore trasmesso dal padre che divideva gli uomini in 3 categorie: le pecore, i lupi e i cani da pastore. Lui si ritrova nella terza specie e il ruolo del cecchino la incarna alla perfezione. Per di più ha una dote unica: è infallibile con il fucile. L'attentato alle torri gemelle fomenta ancora di più il suo nazionalismo e lo convince a partire in battaglia. Eastwood è bravo a mostrarci la trasformazione caratteriale di Chris e a raccontare come la guerra penetri in lui facendone un "prigioniero". Lo stesso Cooper contribuisce in maniera determinante a trasmettere il suo stato allucinato. L'Iraq lo turba, scegliere della vita di un bambino con una granata in mano lo segna, e tutto il resto, famiglia compresa, passa in secondo piano. Alla fine saranno mille i giorni passati in battaglia, e ben quattro le missioni a cui prende parte.
L'uomo col sigaro fa ancora centro, non c'è dubbio, ma non con la stessa mira del suo cecchino. Siamo di fronte ad un film appassionante, ben diretto, con scene di guerra davvero coinvolgenti. Ma non al punto da raggiungere il miglior Eastwood: troppo vicino ai tradizionali film bellici, manca di quel giudizio personale tipico di Clint che in film come Gran Torino e Million Dollar Baby arriva diretto e senza sbavature. Il dramma del protagonista viene poco focalizzato, i suoi ritorni a casa sono passaggi troppo piatti e trascurati. I diritti del film appartenevano alla Walt Disney, Eastwood ha lavorato per loro, e questo ha sicuramente inciso sulle sue libertà.

Giudizio positivo per Bradley Cooper: bravo, credibile, capace di trasmettere nei primi piani sentimenti e sensazioni con il solo sguardo (come sapeva ben fare il suo regista ai tempi di Leone). per interpretare il ruolo ha dovuto notevolmente incrementare la sua massa muscolare: è arrivato ad assumere fino ad 8000 calorie al giorno. Ha studiato i video del vero Chris Kyle ed è stato a stretto contatto con un navy seal per diversi mesi, Imparando diverse tecniche di comportamento in battaglia.

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