Regia di George Roy Hill vedi scheda film
Robert Redford ed il regista George Roy Hill offrono, dopo “La stangata”, una nuova storia, inizialmente con il carattere ironico di una commedia e successivamente con le caratteristiche di uno struggente e malinconico dramma. E’ la vita di un giovane pilota americano, Waldo Pepper (Robert Redford), ossessionato dalla voglia di volare, che dopo essere stato sfruttato durante la prima guerra mondiale, viene lasciato a sé stesso e cerca di sopravvivere offrendo agli abitanti delle campagne del Nebrasca, a pagamento. l’emozione del volo. Ma questa attività individuale, non garantisce il sostentamento e deve cercare di entrare in un Circo itinerante di acrobazie aeree. Per raggiungere questo traguardo, aiutato dall’amico e concorrente Alex Olsson (Bo Svenson) e dalla sua ragazza Mary Beth (Susan Sarandon), deve inventare qualche acrobazia innovativa. Con i biplani dell’epoca gli incidenti sono frequenti e le fratture pure. E’ un pilota che si considera molto bravo (“ragazzo prodigio” veniva definito nell’ambiente), coraggioso, spavaldo, guascone, con l’ossessione ed il rimpianto per non essere stato protagonista in un reale episodio bellico in cui un noto pilota tedesco, Ernst Kessler, sorpreso con il suo seguace da cinque piloti americani, riesce ad abbatterne quattro e risparmia l’ultimo, con cavalleresco riconoscimento del coraggio dimostrato dall’avversario. Durante la promozione pubblicitaria di una prestazione acrobatica, in cui Alex e Mary Beth, volano sopra una strada cittadina, al di sotto dei tetti delle case (scena indimenticabile, incredibile, da brivido), la ragazza muore. Da questo momento il tono leggero ed ironico del film assume un ritmo più drammatico, triste, melanconico, amaro. A Pepper viene tolta la licenza di volo e, sotto falso nome, si reca ad Hollywood ove si sta girando un film proprio sull’episodio bellico da lui continuamente sognato e in cui la parte del tedesco è coperta dallo stesso Kessler. Pepper si fa ingaggiare e può finalmente mettere di fatto alla prova le sue capacità di pilota nel combattimento per tanto tempo sognato. Prima di girare la scena culminante c’è un momento in cui Pepper e Kessler si parlano, senza odio, con molta tranquillità e malinconia, con rispetto reciproco, ambedue disillusi della vita che stanno conducendo (“La vita per me è decente soltanto lassù ove vigono regole di coraggio, onore e cavalleria. Sulla terra invece…”). L’antagonismo professionale e mentale scoppia durante le riprese, il copione non viene seguito e il duello diventa reale. Eccellente, indimenticabile ed unica, la resa fotografica del grande maestro Robert Surtees. Il regista caratterizza molto bene tutti i personaggi, anche quelli di contorno e illustra un ambiente ed un periodo con notevole capacità espressiva. Riesce a dare un ritmo di ottimo livello e a passare con disinvoltura e senza scossoni dal tono umoristico a quello malinconicamente drammatico. Brilla per la sua prestazione Redford, forse una delle migliori di questo attore. Non sfigurano Bo Svenson e per una breve parte nel film Susan Sarandon. Buona anche la prestazione di Bo Brudin (Kessler), un ometto a terra ed un gigante in volo. La colonna sonora è di Mancini ed è un ottimo supporto alla pellicola. Voto 7,5
Mancini è sempre Mancini
Decisamente buona, anche se inferiore a "La stangata". Oltre a bravi interpreti può contare su una splendida fotografia ed a una colonna musicale che sono la forza del film
Forse è stata la sua migliore, irriverente, malinconica interpretazione
non sfigura di fronte al restante cast, anche se in fondo la sua non è una gran parte
Giovane e straordinariamente graziosa, ha già i gerni di una grande attrice
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta