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The Lobster

Regia di Giorgos Lanthimos vedi scheda film

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La recensione su The Lobster

di dollyfc
7 stelle

  • Questo è uno di quei film che alla fine mi lascia un po così... e devo rimuginare molto  sulle impressioni che mi ha lasciato ....ancora adesso a distanza di mesi  non saprei dire esattamente per quali motivi mi è piaciuto e per quali no .


    Un mondo senza più amore o affetto ma che ha bisogno di domostrare il contrario ?....( chi non vive in coppia verrà punito molto severamente ... ).

    No , non credo che chi manovra i fili di questi burattini senta il bisogno di dimostrare che ci sia o meno amore o affetto piuttosto è un modo come un altro per controllare più da vicino la massa , una serie di regole o codici sociali che in questo caso avranno origine da un passato ( il nostro odierno ?! ) , quel passato che nel film non viene preso  in considerazione .


    La storia inizia , procede e finisce senza che mai si faccia alcun cenno ad un prima e tutti i personaggi danno per scontato che sia sempre stato così , almeno questa è la mia impressione . Di fatto non c'è storia prima di questa. Siamo di fronte a situazioni assurde a metà tra il grottesco e l'inverosimile e  nessuno sa nulla di come potrebbe essere stato  un prima , almeno pare ... quindi non hanno termini di paragone e l'unica alternativa è affidarsi alle direttive ed ovviamente ad un certo istinto che fortunatamente ancora resiste /esiste  ma  più che altro è istinto di sopravvivenza .
    Amore e affetto non esistono più da chissà quanto , è un concetto sconosciuto e sicuramente uno dei meriti del regista è quello di aver saputo impostare il tutto in modo tale che dopo poco l'inverosimiglianza la accettiamo senza porci più domande , è un dato di fatto , esiste, punto.
    Il resto poi lo fanno gli attori , superlativi, tutti , anzi ,  dirò che se dopo un po qualche cosa di questo  film iniziava a disturbarmi anzi....ipnotico e respingente allo stesso tempo ...ecco questo è l'effetto che mi ha fatto ...dicevo è stato per le interpretazioni dei protragonisti !!!!

    Tutti gli interpreti hanno saputo rendere benissimo il loro stato d'animo , un insieme di paura , disorientamento e accettazione .

    Più di tutto però è il senso di disorientamento a lasciarmi interdetta...da quanto, mi chiedo , lo stato delle cose è tale ?..... da tanto ..
    Eppure qualcuno pare rendersi conto e prendere coscienza dell'assurdità di questo tipo di società : i  cosidetti " ribelli ".

    Ma in fondo in ogni comunità esiste ed esisterà sempre il ribelle .

    Una comunità fuoriuscita dalla città e che vive nel  " bosco " ..quindi dobbiamo pensare che siano tollerati dalle autorità e se si a che scopo ?...e per quale motivo tali selvaggi che vorrebbero ribellarsi al potere costituito sentono il bisogno di tornare in città ...questo è per me incomprensibile ( per non parlare del fatto che pur vivendo come animali senza nulla in mezzo al bosco poi arrivano in citta tutti belli lavati e vestiti e con del denaro da spendere...) , mentre sul fatto che pure loro sentano il bisogno di gestire la comunità imponendo  regole ferree ed ugualmente assurde  ( di fatto una dittatura ..)   è la conferma che risulta difficile convivere pacificamente  pena il " disordine,  l'indisciplina " , con tutte le difficoltà che ne conseguono .. , questo in difinitiva ci vuol dire Lanthimos ?!

     

    I  due principali  protagonisti ,Farrel e Weisz...il loro trovarsi e cercare di sfuggire all'ennesima imposizione è dettato da un'istintiva sensazione che nemmeno  loro sanno capire ed interpretare proprio perchè come dicevo non sanno cosa sia amore e affetto ne tantomeno amicizia , lo dimostra il fatto che lei in seguito ad una  grave menomazione subita chiederà  " perchè a me , perchè non a lui ? " ....terrificante !!.... mentre lui non è in grado di reagire se non seguendo lo stesso criterio di valutazione imposto nella " città" ....dovranno imparare a vivere di nuovo , e come , con quali regole , ma sopratutto dove ?

    Ovviamente ogni spettatore è libero (?) di immaginare ciò che vuole .

    Alla fine diversi particolari mi lasciano interdetta , oltre alla presenza dei ribelli nel bosco ed alla loro apparentemente facile  sopravvivenza , la decisione univoca del lasciarsi o meno all'interno di una coppia così come la totale assenza di un  passato ,  quindi alla fine  ho come la sensazione che , nonostante i temi trattati e le scene drammatiche non prive di un certo pathos,   questo film parli solo ed sclusivamente al cervello , un freddo e dettagliato resoconto di un futuro in cui nessuno si ricorderà più cosa significhi amare ma più ancora vivere , qui si sopravvive e basta ed in conseguenza di ciò un approccio
     fondamentalmente antipopolare nel senso positivo del termine , un opera d'arte accessibile a pochi , una fredda esposizione di immagini , eppure perfetta nel suo immaginare un futuro gestibile solo ed escluisvamente con governi dittatoriali .

 

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