Regia di Giorgos Lanthimos vedi scheda film
Più di tutto però è il senso di disorientamento a lasciarmi interdetta...da quanto, mi chiedo , lo stato delle cose è tale ?..... da tanto ..
Eppure qualcuno pare rendersi conto e prendere coscienza dell'assurdità di questo tipo di società : i cosidetti " ribelli ".
Ma in fondo in ogni comunità esiste ed esisterà sempre il ribelle .
Una comunità fuoriuscita dalla città e che vive nel " bosco " ..quindi dobbiamo pensare che siano tollerati dalle autorità e se si a che scopo ?...e per quale motivo tali selvaggi che vorrebbero ribellarsi al potere costituito sentono il bisogno di tornare in città ...questo è per me incomprensibile ( per non parlare del fatto che pur vivendo come animali senza nulla in mezzo al bosco poi arrivano in citta tutti belli lavati e vestiti e con del denaro da spendere...) , mentre sul fatto che pure loro sentano il bisogno di gestire la comunità imponendo regole ferree ed ugualmente assurde ( di fatto una dittatura ..) è la conferma che risulta difficile convivere pacificamente pena il " disordine, l'indisciplina " , con tutte le difficoltà che ne conseguono .. , questo in difinitiva ci vuol dire Lanthimos ?!
I due principali protagonisti ,Farrel e Weisz...il loro trovarsi e cercare di sfuggire all'ennesima imposizione è dettato da un'istintiva sensazione che nemmeno loro sanno capire ed interpretare proprio perchè come dicevo non sanno cosa sia amore e affetto ne tantomeno amicizia , lo dimostra il fatto che lei in seguito ad una grave menomazione subita chiederà " perchè a me , perchè non a lui ? " ....terrificante !!.... mentre lui non è in grado di reagire se non seguendo lo stesso criterio di valutazione imposto nella " città" ....dovranno imparare a vivere di nuovo , e come , con quali regole , ma sopratutto dove ?
Ovviamente ogni spettatore è libero (?) di immaginare ciò che vuole .
Alla fine diversi particolari mi lasciano interdetta , oltre alla presenza dei ribelli nel bosco ed alla loro apparentemente facile sopravvivenza , la decisione univoca del lasciarsi o meno all'interno di una coppia così come la totale assenza di un passato , quindi alla fine ho come la sensazione che , nonostante i temi trattati e le scene drammatiche non prive di un certo pathos, questo film parli solo ed sclusivamente al cervello , un freddo e dettagliato resoconto di un futuro in cui nessuno si ricorderà più cosa significhi amare ma più ancora vivere , qui si sopravvive e basta ed in conseguenza di ciò un approccio
fondamentalmente antipopolare nel senso positivo del termine , un opera d'arte accessibile a pochi , una fredda esposizione di immagini , eppure perfetta nel suo immaginare un futuro gestibile solo ed escluisvamente con governi dittatoriali .
Questo è uno di quei film che alla fine mi lascia un po così... e devo rimuginare molto sulle impressioni che mi ha lasciato ....ancora adesso a distanza di mesi non saprei dire esattamente per quali motivi mi è piaciuto e per quali no .
Un mondo senza più amore o affetto ma che ha bisogno di domostrare il contrario ?....( chi non vive in coppia verrà punito molto severamente ... ).
No , non credo che chi manovra i fili di questi burattini senta il bisogno di dimostrare che ci sia o meno amore o affetto piuttosto è un modo come un altro per controllare più da vicino la massa , una serie di regole o codici sociali che in questo caso avranno origine da un passato ( il nostro odierno ?! ) , quel passato che nel film non viene preso in considerazione .
Tutti gli interpreti hanno saputo rendere benissimo il loro stato d'animo , un insieme di paura , disorientamento e accettazione .La storia inizia , procede e finisce senza che mai si faccia alcun cenno ad un prima e tutti i personaggi danno per scontato che sia sempre stato così , almeno questa è la mia impressione . Di fatto non c'è storia prima di questa. Siamo di fronte a situazioni assurde a metà tra il grottesco e l'inverosimile e nessuno sa nulla di come potrebbe essere stato un prima , almeno pare ... quindi non hanno termini di paragone e l'unica alternativa è affidarsi alle direttive ed ovviamente ad un certo istinto che fortunatamente ancora resiste /esiste ma più che altro è istinto di sopravvivenza .
Amore e affetto non esistono più da chissà quanto , è un concetto sconosciuto e sicuramente uno dei meriti del regista è quello di aver saputo impostare il tutto in modo tale che dopo poco l'inverosimiglianza la accettiamo senza porci più domande , è un dato di fatto , esiste, punto.
Il resto poi lo fanno gli attori , superlativi, tutti , anzi , dirò che se dopo un po qualche cosa di questo film iniziava a disturbarmi anzi....ipnotico e respingente allo stesso tempo ...ecco questo è l'effetto che mi ha fatto ...dicevo è stato per le interpretazioni dei protragonisti !!!!