Regia di Damien Chazelle vedi scheda film
« Non esistono in qualsiasi lingua del mondo due parole più pericolose di "bel lavoro" »
Ho guardato e riguardato (in lingua originale) Whiplash e lo riguarderei all'infinito.
È fottutamente incredibile.
Con soli 3 miseri Mln di dollari (miseri per le produzioni cinematografiche, ovviamente) tale Damien Chazelle, un signor nessuno appassionato di Jazz, riesce a creare un dramma incredibile partendo da un soggetto (già sviluppato come corto) che ha alla base non la musica, come si potrebbe credere, ma l'uomo.
La parola chiave è "Ossessione"
Eh si.. Definire Whiplash un film musicale è riduttivo, trascende il genere ed i singoli per arrivare a parlare dei massimi sistemi, non quelli trattati da Galileo, ma quelli assoluti: l'uomo e se stesso. Ovvero di come un ragazzo che ha come unico obiettivo diventare il migliore batterista Jazz di sempre sia disposto a tutto e di come un "direttore di orchestra" voglia trovare quell'unicum talentuoso senza farsi alcun scrupolo. Ma alla base abbiamo sempre l'uomo. Come contorno Chazelle decide di metterci la sua passione ovvero il Jazz. Ma non aspettatevi un film su un pianista che suona brani di Keith Jarrett o un trombettista alle prese con Armstrong, no.
Qui abbiamo un batterista (strumento sempre poco considerato nel cinema) e dei brani sconosciuti a tutti, se non agli esperti..
Così che non sarà la musica ad andare dallo spettatore, ma quest'ultimo che si congratulerà sinceramente con essa.
E tutto ciò accadrà alla fine, sollo alla fine quando tutti e dico tutti applaudiranno con ancora in bocca un sapore forte di sangue e sudore.
Chapeau
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