Regia di Jennifer Kent vedi scheda film
Ba-ba-ba-ba-Babadook chiudi il libro e non c'è più, chiudi gli occhi e lui è con te, sei già morto, un, due, tre. La macabra canzoncina con cui si presentava il trailer di questo film faceva ben sperare quando lo vidi su youtube, non pensavo però che una volta andato al cinema mi sarei trovato davanti ad uno dei più bei film horror che abbia mai visto.
Amelia è una madre vedova che ha allevato suo figlio Samuel completamente da sola, il marito è scomparso la sera stessa della nascita del figlio, a causa di un incidente nel tragitto verso l'ospedale. Samuel non è un bambino come gli altri, ha difficoltà ad entrare in contatto con i suoi coetanei e ha continue visioni di mostri e incubi che gli impediscono di dormire tranquillamente come dovrebbe essere alla sua tenera età. Una sera Amelia trova un libro con delle illustrazioni, "The Babadook", e comincia a leggerlo al figlio non sapendo cosa avrebbe generato nel bambino, che infatti nei giorni seguenti comincia ad essere perseguitato dal mostro Babadook. La trama prosegue con tutti i crismi dell'horror fino ad un finale che lascia sconcertati e angosciati allo stesso tempo.
Babadook è un horror che ha gli stilemi classici del film di genere, la paura è l'elemento centrale dell'opera e per tutta la durata del film lo spettatore viene sconvolto dal vortice di inquietudine che aleggia durante tutta la pellicola, senza però avere un climax, almeno fino alle scene finali.
Gli omaggi ai grandi del cinema sono innumerevoli, dalle inquadrature fisse di Kubrick, alla messa in scena che ricorda invece quella di Mario Bava; nel film viene onorato il regista italiano in modo anche più diretto, la televisione nel salotto trasmette ad un certo punto "i tre volti della paura" film del maestro del 1963. Gli altri aspetti tecnici del film sono eccezzionali, dalla fotografia, che risulta essere sempre opaca con colori completamenti desaturati, alla regia che è allo stesso tempo classica ma con elementi degli horror moderni.
Questo film depurato da tutti elementi horror affronta un tema complesso come quello della depressione causata dalla perdita di una persona cara e la fatica di dover crescere un figlio dopo tale perdita. Le visioni che ha Amelia infatti, potrebbero essere frutto della sua immaginazione e il suo comportamento che cambia durante il film fino a diventare lei stessa il pericolo per il figlio, altra citazione kubrickiana , questa volta più diretta, Amelia sembra trasformarsi come Jack Torrence in "Shining".
In conclusione, aggiungo che "The Babadook" è un film imperdibile che oltre a spaventare come un horror fa riflettere su quanto è doloroso perdere una persona cara, secondo il mio parere è il miglior film dell'anno in assoluto, al suo livello forse c'è solo "MAD MAX" di George MIller e senza dubbio il film horror migliore degli ultimi quindici anni assieme a "Le streghe di Salem" di Rob Zombie.
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