Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Film incolore sbagliato sotto tutti i punti di vista, dall'insistenza nell'uso degli interni, al livello modestissimo delle gags passando per il buonismo che fa da filo conduttore all'intera vicenda. Forse il peggior film di sempre per Verdone.
No, proprio non ci siamo. Carlo Verdone continua a partorire film a ritmo industriale (alimentare, quanto meno) ma il livello resta ormai costantemente al di sotto del minimo sindacale. “Sotto una buona stella” parte anche da un soggetto discreto, ma si perde in uno svolgimento che non riesce a risultare né divertente né minimamente profondo e che nell'insistenza sugli interni ricorda le sitcom americane anni '80 piuttosto che un vero film. I vizi della pellicola sono tanti e evidenti, riassumibili secondo me sotto queste tre voci: 1) l'egocentrismo dell'attore/regista romano, incapace di lasciare agli altri personaggi qualcosa che non siano briciole. In questo davvero ricorda il Sordi degli ultimi anni; 2) la ripetitività e grossolanità delle gags, indegne di uno come Verdone capace in passato di humour originale che colpiva il bersaglio; 3) Il buonismo che fa da filo conduttore (economico). Eppure, anche in questo caso, parliamo di un autore che è (o era) capace di inserire graffianti pennellate di amaro in contseti comici. È ormai evidente che il Verdone regista ha ben poco da dire/dare.
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