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Gone Girl - L'amore bugiardo

Regia di David Fincher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gone Girl - L'amore bugiardo

di Ignorante
6 stelle

Sono uscito dal cinema a bocca aperta, pensando "Beh, che gran film". Regia, attori, fotografia, colonna sonora.... tutto concorre a creare un film che nonostante la durata epica non perde un secondo il ritmo (detto da uno il cui span d'attenzione è incredibilmente basso). Insomma, una valutazione immediata positiva su tutta la linea.

Poi ti trovi a riesaminare il film a freddo e cominci a questionare una serie di cose. E piano piano ti accorgi che il film ha (o almeno questa la mia opinione) buchi di sceneggiatura enormi sparsi nella trama. Soprattutto negli ultimi quindici minuti, il film sembra volere a tutti costi arrivare a QUEL finale (grandioso) e per farlo dimentica una serie di basi che lui stesso aveva posto. Pur di veicolare un messaggio (potente e necessario), sbanda a livello di scrittura, diventa pigro nella ricerca delle soluzioni e ti lascia l'idea che, date le premesse, non si capisce come si possa arrivare a quegli esiti.  

SPOILERS AHEAD

Cercando di argomentare più nel dettaglio, uno dei punti principali che mi lascia perplesso è questo: è credibile la scena in cui gli agenti, interrogando Rosamunde Pike in ospedale, siano molto propensi a crederle.... ma pensare che questa scena basti a giustificare il fatto che lei la passa liscia, è un po' poco. C'è un cadavere (Neil Patrick Harris; solitamente lo adoro, qui meh) e non c'è un minimo di investigazione? Niente processo? Va bene essere manipolati dall'opinione pubblica, ma in film in cui il lavoro della polizia non viene particolarmente messo in questione, mi sembra una semplificazione eccessiva. E se un'indagine c'è stata, e non vista, com'è possibile che NESSUNO noti gli ENORMI buchi nel racconto? La poliziotta, uno dei pochi personaggi positivi dall'inizio alla fine, una che resiste all'opinione pubblica che pressa per un arresto del marito, che crede nel beneficio del dubbio e nella giustizia, esce di scena con un "eh, ormai il caso è dei federali"? Un avvocato da 100.000 dollari di onorario che rinuncia a portare in tribunale il caso (che vincerebbe facilmente, visto che la storia del rapimento fa acqua da tutte le parti) per paura dell'opinione pubblica? Magari è stata una mancanza di attenzione mia ma, come dicevo, sembra che ad un certo punto gli scrittori abbiano deciso che si DOVEVA arrivare a quella conclusione lì, e la coerenza narrativa e dei personaggi va un po' a farsi benedire. E questo solo riguardo al finale, ci sono altre questioni che mi lasciano perplesso ma non voglio dilungarmi oltre.

In conclusione: rimangono le ottime prove di cui parlavo sopra, rimane il messaggio centrale, ma la debolezza di certi snodi svalorizza il film, facendolo passare (ripeto, in opinione mia) da un potenziale 4,5 stelle a 3.

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