Regia di Mario Martone vedi scheda film
Mettiamo che si sia studiato a scuola Leopardi venti trent'anni fa e allo scorrere delle prime sequenze si riconosca improvvisamente quel colle e quella siepe mentre Leopardi resta tramortito nell'erba davanti a quell'orizzonte e che a queste immagini non si sovrappongano né commenti né parole e che così nel desiderio di quei versi si vada a ricostruire con i resti della propria memoria "l'infinito", e che ne venga fuori solo una versione confusa accompagnata da un emozione travolgente.
Che inizio!
Poi però il bravo attore reciterà poesia.
A chi piace la recitazione.
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