Regia di David Ayer vedi scheda film
Partiamo dai titoli di coda,completamente virati al rosso,cromia che non solo esteticamente riscalda al massimo la nostra mente nei confronti dei drammatici eventi della seconda guerra mondiale,che scorrono con tutta la loro potenza visiva alla fine del filmone Usa.
Il cinema americano per la seconda guerra mondiale ha prodotto sicuramente script e lungometraggi piu' incisivi e storicamente aderenti ma 'Fury' e' comunque un ottimo film.La sceneggiatura c'e',gli attori perfettamente in parte ci sono (nonostante l'eccessivo spirito yankee che qui' e la' smorza i toni).La descrizione aderente degli ambienti (una Germania 'cattivissima' ed infernale invasa alla fine della orrenda guerra dai buonissimi ma altrettanto spietati americani) e' meticolosa,precisa,anche se molto blockbuster quindi a tratti eccessiva ma a dire il vero non disturbante.Le atmosfere funeree,ovunque sulfuree e claustrofobiche ,sono efficaci ed evocative cosi' come e' ben descritta l'essenza e ben posta in essere la realta' della guerra e di tutti i suoi orrori,partendo dal mefistofelico e folle Hitler.
Scrivevamo dell'ottimo cast,perche' 'Fury' e' soprattutto una buona prova attoriale.
Shia LaBeouf e' molto interessante,un attore che cresce sempre di piu',il suo Boyd 'Bible' Swan e' un fantastico personaggio 'religioso' in ogni senso.Michael Peña e' efficace come al solito cosi' come il rude Jon Bernthal.
Ma se Brad Pitt,aitante e bellissimo cinquantenne,dal fascino immutato e probabilmente dalla faccia troppo bella per apparirci sempre credibile (ma noi lo adoriamo comunque perche' lo riteniamo il piu' bello degli attori mondiali) ,fa del suo meglio con il suo grande personaggio Don 'Wardaddy' Collier,spietato ed umano in una (quasi) perfetta alternanza di momenti,il piu' intenso del cast e' sicuramente il giovane Logan Lerman,dalla mimica assolutamente intensa ed espressiva nonostante il suo bel faccino.
Da non perdere.
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